L’importanza di chiamarsi Simone (Palombi)

Non ha la stessa fisicità di Avenatti, nè forse la velocità e la fantasia di Falletti, ma in rosa probabilmente non c'è un giocatore che veda e senta la porta come fa lui, che ricorda un po' altri giocatori di altri tempi: stiamo parlando di Simone Palombi. 

Classe '96, 21 anni ancora da compiere, la punta laziale in prestito alla Ternana ha dato subito l'impressione di essere uno di quei giovani che può fare strada, grazie al suo senso del gol e alla sua imprevedibilità in area di rigore, che ricorda quei calciatori capaci di fingersi in disparte per una partita per poi colpire quando meno te lo aspetti. Basta pensare che in 18 presenze, di cui solo 12 in campo per più di mezzora, è stato capace di segnare 4 reti; su un totale di 979 minuti giocati in campionato, significa un gol ogni due partite e mezza, una buona media considerando che sono state solo 10 quelle in cui è partito titolare.