Uno non si è minimamente posto il problema, l’altro giura di saperlo risolvere. Il primo è Riccardo Brosco, difensore ventiquattrenne che domani farà ritorno, per la prima volta, nell’ultimo stadio che ha tifato per lui prima del Francioni. Il secondo è Gianluca Litteri, attaccante che di anni ne ha due e mezzo in più e con il nuovo (vecchio) compagno di squadra condivide la stessa ansia. Sono loro i due ex di Ternana-Latina, storie in una storia ancora tutta da scrivere.
DALL’INFERNO AL PARADISO – Il rapporto tra il centravanti catanese e le Fere è iniziato nella stagione 2011/2012, quella culminata con il ritorno in B dalla Lega Pro. Al suo primo gol, realizzato a Taranto alla settima giornata, corrispose la vetta della classifica più lasciata fino all’epilogo del campionato. Spalla, negli anni, dei vari Sinigaglia e Antenucci, ha terminato la sua esperienza umbra con all’attivo oltre 100 presenze e un bottino di diciassette reti che lo ha reso idolo incontrastato della Curva Est: “Ho ricordi bellissimi di Terni, dove ho vissuto i momenti più importanti della mia carriera. Domani sarà una sensazione unica, emozionante, tornare a calpestare quel prato. Il momento più bello è stato senza dubbio la vittoria del campionato che ci ha permesso di tornare in B. E' stato fantastico. Indimenticabile, anche a livello personale, è stato il gol al Vicenza. Non per la bellezza ma per l'importanza”. I primi segnali di rottura un anno fa. Toscano, colui che ne esaltò le caratteristiche all’arrivo, complice qualche acciacco fisico, gli concede appena cinque scampoli da subentrante nella prima metà di torneo, ma l’arrivo di Tesser modifica gli equilibri, con Litteri che va a segno quattro volte in sei giornate, fino alla ventottesima: “E’ un grande allenatore, gli devo molto per lo spazio che mi concesse”. Le tredici giornate di digiuno susseguenti segnano la separazione, ma non il voltafaccia: “Non ho alcun dubbio: se dovessi segnare, non esulterei”, giura il numero 11, pronto alla terza presenza con la casacca nerazzurra.
E RITORNO… – Se Litteri ha affrontato il passato una sola volta, nel novembre scorso con l’Entella, e l’ha sconfitto, Brosco ha saputo far meglio. Assente un anno fa, causa squalifica, al Liberati, in occasione della gara d’andata, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ha trovato il suo primo (e finora unico) gol con la maglia del Latina. Ma la sua avventura rossoverde non è minimamente paragonabile a quella del team-mate. Arrivato nell’estate del 2013, sulla scorta della promozione ottenuta con il Pescara della triade Insigne-Immobile-Verratti, faticò a conquistare la fiducia di Toscano, che se ne servì ventidue volte: “Andai lì pensando di poter fare la prima stagione da titolare fisso – confessò ai nostri microfoni prima del match di un girone fa – ma il tecnico mi bacchettò, anche se fu lui ad insegnarmi a giocare nella difesa a tre, visto che prima mi ero sempre imbattuto nella linea a quattro. Non giocai sempre, per cui un po’ di amaro in bocca è rimasto”. Lo ha estirpato con diciotto mesi da assoluto protagonista in terra pontina. E, anche lui, quando la palla ha gonfiato il sacco sferzando il passato, non ha avuto dubbi. Alzando le braccia al cielo.
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