Messaggero – Marino: “Fere, cosi si batte il grifo”

Messaggero – Marino: “Fere, cosi si batte il grifo”

Una settimana a preparare bene gli schemi ma senza caricare troppo i giocatori, la videocassetta visionata di notte, la formazione scritta alla lavagna come in tutte le altre gare. Fino alla partita e la vittoria colta nel finale. Così ricorda il suo derby Raimondo Marino, papà del difensore rossoverde Daniele. Lui, il 29 aprile di 10 anni fa, è stato l'ultimo allenatore della Ternana a battere il Perugia, al Liberati. Finì 2-1: rossoverdi in vantaggio con Tozzi Borsoi, pareggio biancorosso di Pellecchia e rete decisiva di Zamperini. Si giocò a porte chiuse, ma con tanti tifosi ternani lungo viale dello stadio (la greppa) a sbirciare da fuori. "Ricordo – racconta Raimondo Marino – una grande attesa e una atmosfera unica. Perché il derby, diciamolo senza prenderci in giro, non è mai una partita come le altre. Il derby è derby".

Ma come preparò, Marino, quel successo? "Con tanta cura, ma senza assilli. In settimana lavorammo molto sulla tattica, ma fui molto attento a non caricare troppo la squadra. La domenica, nello spogliatoio, come sempre scrissi la formazione alla lavagna e invitai tutti a scendere in campo concentrati".

Tre giorni prima, aveva avuto le videocassette del Perugia. "Insieme a Massimo D'Urso, passammo tutta la notte a vedere i filmati per studiare l'avversario. Purtroppo, non avevo nessuno che mi andava a visionare le altre squadre".

Quello che successe in campo, è storia. La storia di un successo che il pubblico dovette vivere da fuori. "Sono convinto – dice Marino – che se ci fossero stati i tifosi sarebbe stato ancora più bello. Ma sentivamo lo stesso le loro voci".

Ancora si emoziona, nel ricordare il gol di Zamperini. "Una gioia indescrivibile. Per poco, non mi prende un collasso. Ricordo l'esultanza della squadra in campo e dei ragazzi in panchina".

Terni non l'ha mai dimenticata. "Ci ho lasciato il cuore. Ricordo tanti tifosi che ci stavano vicini nonostante il periodo difficile. Ogni giorno passeggiavo per Corso Tacito e incontravo tante persone gentili e cordiali".

Domenica sarà allo stadio. "Ma potrò vedere solo un tempo, poi ho un aereo da andare a prendere".

Quale consiglio, per battere il Perugia? "Nessuno. Non spetta a me. Sandro Pochesci è bravo e preparerà la sfida al meglio. Ha una squadra fatta di tanti bravi calciatori. Ne parlo sempre con Daniele, di come questo gruppo sia unito".