“Cesare era un amico e con suo figlio Paolo giocavo e scherzavo tutti i giorni sia al campo di allenamento che fuori”: c’è una vena di tristezza nella voce di Omero Andreani, prima giocatore e poi allenatore della Ternana nel ricordare i mesi trascorsi in compagnia di Cesare Maldini. “La Ternana iniziò la stagione ‘76-’77 con Edmondo Fabbri. Io facevo il responsabile e l’allenatore della Primavera. Feci però una partita con la prima squadra, a Catanzaro come vice di Fabbri. Poi venne esonerato e al suo posto arrivò Cesare. Una persona stupenda, un grande professionista che iniziava la sua carriera di allenatore proprio con la Ternana. Tutti noi gli volevamo bene e quando iniziò la contestazione della piazza nei suoi confronti facemmo di tutto per convincerlo a non rassegnare le dimissioni. Fu però inutile, aveva deciso e non tornò indietro”.
L’addio di Maldini alla Ternana consentì ad Andreani di esordire sulla panchina della prima squadra rossoverde “venni chiamato dalla società a guidare i grandi. In quella stagione ci salvammo a Catania nello scontro diretto”.
Le carriere di Maldini e Andreani presero poi strade differenti “dopo che è andato via da Terni non abbiamo avuto più modo di sentirci, di frequentarci. Mi ricordo però che quando andai ad allenare il Casale Monferrato in C mi segnalò due giovani promettenti. Anche grazie a loro facemmo un buon campionato”.
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