Palermo-Ternana – due gli episodi su cui recriminare
Una sconfitta, per quanto in casa della capolista Palermo, non andrebbe mai giustificata andando ad analizzare singoli episodi, piuttosto si dovrebbero analizzare gli errori commessi e cercare di lavorare perchè non ci si incappi più d'ora in avanti: più facile a dirsi che a farsi, soprattutto quando alcune sviste sono tanto macroscopiche.
Il Palermo, indubbiamente, è la squadra con la caratura tecnica più alta di tutta la Serie B, una delle formazioni più attrezzate per riagguantare subito il palcoscenico più importante in Italia, inutile negare che ieri, al Barbera, questa differenza si è vista, a tratti molto. La Ternana, dal canto suo, pur con i suoi limiti e le sue imperfezioni, non ha mai mollato, sarebbe potuta andare sotto di nuovo ma avrebbe anche potuto pareggiare, ed è qui che entrano in scena le sviste. Martinelli, durante il secondo tempo, concede un calcio di rigore ai padroni di casa, fallito poi da Coronado e parato da Plizzari: giusto ammonire Zanon, che commette fallo su La Gumina in maniera ineluttabilmente netta, errato concedere il penalty però, dal momento che l'infrazione è stata commessa fuori dall'area. La stessa premura, poi, non è stata utilizzata nei confronti delle Fere intorno al 40' del secondo tempo: Carretta dal fondo lascia partire un cross diretto al centro dell'area, Struna in scivolata la devia e lo smorza con un braccio, ma il direttore di gara non interviene.