QUALCUNO ONORERÀ LA MEMORIA DEL “MAESTRO” NEL SUO CAMPO?

Se qualcuno ancora si chiede quale è il significato della parola RISPETTO, definita più volte “magica” dal sottoscritto, lo invito non tanto a cercarne l’esplicativo concetto sul vocabolario di turno, ma più semplicemente a constatare di persona gli atteggiamenti ed i comportamenti che giornalmente vengono messi in atto da una parte della popolazione terrestre nei confronti dell’altra.

Purtroppo, però, vedrà andare in onda un film che nella maggior parte dei casi non sceneggerà l’essenza del pensiero filosofico, ne tanto meno un suo sinonimo, ma bensì il suo esatto contrario!

Ad ogni modo l’attento osservatore capirà che se ha visto nero il RISPETTO equivale a bianco, ovvero se ha visto Buio il RISPETTO equivale alla Luce!

Sostengo ciò perché all’annuncio della scomparsa di Corrado VICIANI, il Mister rossoverde per antonomasia, dalla Città di TERNI si è levato un coro unanime per onorarne in tutti i modi la sua memoria.

Istituzioni pubbliche, carta stampata, testate on line, social network, emittenti televisive e  radiofoniche locali, ma anche qualche firma del giornalismo nazionale, hanno ricordato in coro le gesta di un paladino del calcio che definire continentale non è eufemistico … quel paladino che si  rivelò tale agli occhi del mondo pallonaro Italiano alla guida dei COLORI ROSSOVERDI che erano, sono, e resteranno per sempre unici nel panorama cromatico nazionale, al pari della sua immagine simbolo della Ternana Calcio 1925!

LUCE!

Sabato pomeriggio, al pari di tanti tifosi che ne hanno apprezzato le gesta, ma anche di quel gran numero di ragazzi che non hanno avuto la fortuna di ammirare una vera SQUADRA guidata dall’unico MAESTRO riconosciuto a TERNI, mi sarei aspettato di vedere quelle iniziative che normalmente una Società di Calcio mette in atto in ricordo ed in memoria di un suo “figlio”.

Non so se la Lega abbia o meno concesso l’osservanza di un “minuto di silenzio” prima del fischio di inizio alle ostilità fra Brescia e Ternana, al pari della possibilità per i calciatori di indossare la classica “fascia nera al braccio in segno di lutto”, e il dubbio che un’organizzazione attenta all’apposizione di una cartellonistica recante la parola “RISPETTO” sul bordo di tutti i campi di calcio possa aver respinto la richiesta di due gesti tanto nobili quanto usuali, mi è sorto spontaneo, al pari della sibillina quanto malaugurata ipotesi che nessuno ne avesse fatto istanza …

Fatto sta che di gesti commemorativi non se ne è vista neanche l’ombra!

BUIO!

Ma domani si replica al LIBERATI, e c’è una seconda chance sia per chi detta le regole, sia per chi dovrebbe essere deputato prima di tutti ad onorare la memoria di chi probabilmente lo guarda sorridente tutti i giorni da qualche foto appesa sulle pareti di un ufficio in Via Aleardi.

Se così sarà, sarebbe auspicabile che tutto il POPOLO ROSSOVERDE, in piedi, si fermasse in rigoroso silenzio per quel minuto, per poi esplodere in uno scrosciante applauso da levare al cielo in segno di ringraziamento e di estremo saluto.

Poi, con quella fascia nera al braccio, sarebbe altresì auspicabile che le aspiranti FERE regalassero a tutto lo stadio una prestazione “d’altri tempi”, e magari alla CURVA VICIANI una corsa a fine gara con TRE PUNTI in tasca!

Speriamo vinca la Luce, altrimenti il Buio l’avrà fatta da padrone!

Io proporrei anche la bandiera sociale a mezz’asta e listata a lutto, ma forse, in questo dorato mondo tritatutto, il romanticismo di pochi risulta ormai obsoleto e tanto per essere in tema, finisce sempre in … fuori gioco!