"Un po’ di delusione". Così al Giornale dell'Umbria, Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia sul derby: "Mi aspettavo un’altra carica agonistica, un altro approccio, cattivo e determinato. Con l’approccio della Ternana e la nostra qualità avremmo vinto 3-0. Trasmettere cattiveria, agonismo a una squadra è compito di allenatore, società e tifosi. Questo gruppo ha la fortuna di avere la qualità e quella non te la può trasmettere nessuno. Ecco perché mi batto, la cattiveria, la pressione mentale non deve arrivare a sabati alterni. Ora non possiamo più saltarne nessuno".
Santopadre guarda anche oltre: "Non disconosco il fatto che a Perugia vengono stabilmente diecimila o più persone. Il problema, se così si può definire, è che il Perugia ha fatto un campionato più che dignitoso, alla squadra non possiamo rimproverare quasi nulla. Ma così si rischia di accontentarsi. E la squadra è come l’ambiente, sente il clima e si comporta di conseguenza. Invece bisogna spingere sull’acceleratore. Così ho deciso di dormire a Perugia e per un paio di giorni trascurando l’azienda. Già oggi nello spogliatoio ho ribadito ai ragazzi che sono fortissimi, sono da secondo posto. E che non devono pensare ad altro. E se allenatore e giocatori per questo si sentono troppo sotto pressione, allora non sono allenatore e giocatori da Perugia. In società come questa non si può pensare al ribasso".
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