Seconda Parte … BISOGNA RASSEGNARSI, SONO CAMBIATI GLI OBBIETTIVI!

… All’indomani dell’insediamento del nuovo Staff Tecnico, il mercato “di riparazione” porta in rossoverde Davide GAVAZZI, esterno destro di ruolo, Giuseppe RUSSO e Carl VALERI, centrocampisti centrali, con quest’ultimo alla ricerca della propria condizione fisica dopo aver disputato in due anni solo una decina di partite ufficiali.

In uscita dalla Ternana, oltre ai poco utilizzati Stefano BOTTA ed Alessandro BERNARDI, si deve registrare anche Davide CARCURO, probabilmente l’unico “interno di gamba”, come si usa dire in gergo “pallonaro”, presente in rosa.

La considerazione che si può trarre dai movimenti effettuati dalla dirigenza, contribuisce ancor di più a convincere gli scettici che la rosa a disposizione dei tecnici “era e resta di prima scelta”, e che con quella, salvo questo piccolo aggiustamento in corsa, si deve puntare in alto.

Ma un dubbio, a chi piace osservare oltre ai vari aspetti tecnici anche e soprattutto quelli tattici, sorge spontaneo nella propria dilettantistica mente …

Il nuovo Mister, chiamato alla corte di un malato che era in via di guarigione, ha un credo tattico di gran lunga diverso dal suo predecessore, ed è abituato ad affidarsi a calciatori che possono interpretare il ruolo assegnato garantendo sempre prestazioni all’altezza.

Di fatto, il nuovo schema di riferimento per i rossoverdi diventerà un 4 – 3 – 1 – 2, dove i quattro di centrocampo, schierati a rombo, avranno due interpreti ai vertici e due interni sulla linea mediana, oltre ovviamente alla difesa schierata in linea ed alle due punte.

Ma ci sono interpreti adatti a questo nuovo modulo?

Forse, ma “giustamente” il tecnico decide di affidarsi a calciatori collaudati e garantiti, e ritiene inamovibili oltre a BRIGNOLI in porta, i vari RISPOLI, GAVAZZI, ZITO, NOLÈ, LITTERI ed ANTENUCCI, alcuni dei quali palesemente impiegati in un ruolo non proprio congeniale alle proprie caratteristiche, o almeno come fino ad allora non espressamente mostrate nel rettangolo di gioco.

Ed il resto della roboante truppa d’assalto chiamata alle armi per l’attacco alla massima serie che fine ha fatto?

VALJIENT e PAPARUSSO sono molto richiesti nella Primavera di Roberto BORRELLO, con l’esterno mancino che doveva interpretare naturalmente la riserva di ZITO; FALLETTI scalda una poltroncina della tribuna in compagnia discontinua di RUSSO; MAIELLO, VIOLA ed  AVENATTI siedono comodamente in panchina; di SCIACCA non si hanno più notizie;  ALFAGEME è pienamente recuperato ma dichiarato in costante “affaticamento muscolare;  VALERI si è visto entrare in campo subentrando a gara in corso … e basta!

Come nelle migliori performance di illustri maghi ed illusionisti, di colpo l’apatia più volte mostrata in campo dai protagonisti nel girone d’andata svanisce, ed il “furore agonistico” garantito dal nuovo tecnico al suo arrivo si materializza in campo, accompagnato dalla benvenuta DEA BENDATA sul terreno del Carpi e dalla caduta verticale di un Cittadella al Liberati, privato dei suoi pezzi pregiati nel mercato invernale.

Sei punti in due partite che ringalluzziscono l’affranta tifoseria rossoverde, ma dopo i tre pareggi consecutivi, di cui due fra le mura amiche e subendo altrettante rimonte probabilmente evitabili, il Mister dichiara che “bisogna guardare la classifica e stare molto attenti …”, e a seguire il Capitano parla di “salvezza …”

Mi viene da pensare che l’obbiettivo della valorizzazione dei talenti, della quale probabilmente è stato ostaggio il vecchio staff tecnico, sia ormai palesemente accantonato, al pari dell’altro ben più importante per la tifoseria che era quello di un campionato di vertice, sognato e preventivato ad inizio stagione … almeno dopo quelle dichiarazioni esplicite di Mister TESSER e di Capitan ANTENUCCI.

Non vorrei che dopo l’umiliazione dovuta subire dalla Lega sabato scorso, con la negazione di un solo minuto del suo “prezioso tempo” in onore di un “GRANDE”, quel POPOLO ROSSOVERDE tornato in buon numero sugli spalti dalla “richiamata alle armi” suonata dalla famiglia di “FERE 2011”, si assottigliasse ancor più di quanto purtroppo dovuto constatare dalla Società di Via Aleardi.

Ma chi, come il sottoscritto, ha regolarmente pagato l’abbonamento ed è soprattutto innamorato dei “PROPRI COLORI”, sarà sempre presente al Liberati per ammirare e tifare, ma anche per valutare, esplodere di gioia, o criticare amareggiato.

In fondo il mantenimento della categoria non dovrebbe essere un problema, poi, per il prossimo anno, il POPOLO ROSSOVERDE ha già cominciato a pregare il SIGNORE affinché qualcosa cambi, magari con un sano … RESET!

Mi torna in mente una battuta in “ternano verace” ascoltata tanti anni or sono in una tv locale …

“Onnu tiratu a lu sindacu ma onnu cordu lu paese” (hanno sparato al sindaco ma hanno colpito il paese) … recitava la battuta.

Ritengo che alla TERNANA sia avvenuto l’esatto contrario.

Sarei il tifoso più felice di TERNI se il 31 Maggio potessi essere smentito.

FORZA FERE!!!