Terni e la sua gente meritano rispetto. Il calcio, merita rispetto
L'amara sconfitta subita al Francioni contro il Latina non meno di tre giorni fa e quella altrettanto dolorosa patita con il Bari lo scorso sabato tra le mura amiche del Liberati, sono state per l'ennesima volta prove tangibili di come, in questa stagione, tutto ciò che poteva andare storto è andato storto, almeno finora. La speranza di tutti noi tifosi rossoverdi è infatti quella che la Ternana possa risollevarsi e invertire al più presto il trend negativo, magari proprio da questa sera stessa, strappando al Padova di Serena tre punti fondamentali per avvicinarsi con maggior risolutezza al traguardo della tanto sospirata salvezza. Il campionato è ormai agli sgoccioli e contando il match odierno, mancano solo quattro partite, ragion per cui è di vitale importanza, ora più che mai, spingere sull'acceleratore per la volata finale. La salvezza, a differenza di quel sogno infranto chiamato play-off, è sempre stata alla nostra portata, e lo è tutt'ora: non dobbiamo mollare, possiamo farcela. Basta crederci, lavorare sodo e saper lottare come lottano le belve ferite, delle Fere appunto!
Certo, le ultime prestazioni della squadra non sono state molto confortanti, almeno per quanto riguarda il verdetto del rettangolo verde, tutt'altro che equo per nostra disgrazia. Purtroppo non è la prima volta che durante la stagione in corso i rossoverdi raccolgono decisamente meno di quanto abbiano seminato, e così, anche le tre gare disputate contro Modena, Bari e Latina, vanno ad aggiungersi alla lista, già sin troppo lunga, delle occasioni mancate, di quei risultati che, per la qualità della rosa e per i valori espressi in campo, avrebbero potuto e forse anche dovuto essere positivi, ma non lo sono stati affatto.
Ne prendiamo atto. Del resto il pallone è rotondo, come si suol dire, e il calcio, è fatto anche di episodi, lo sappiamo; ma se poi, come avvenuto nelle tre giornate precedenti, tutto l'impegno profuso dai ragazzi di Tesser viene sistematicamente frustrato e reso vano da clamorose sviste ed errori arbitrali, anzi, direi dei veri e propri orrori, che hanno pregiudicato gravemente l'andamento degli incontri a nostro sfavore, viene naturale storcere il naso e ci si interroga sul perchè di questo killeraggio scientifico teso ad affossare una squadra che, sebbene non stia navigando in cattive acque, attraversa comunque una situazione delicata e già complicata di suo, senza bisogno che qualcuno ci metta il carico per accrescerne ulteriormente le implicite difficoltà.
E' odioso e disarmante, trovarsi nella condizione di nutrire dei sospetti circa l'onestà che sempre dovrebbe accompagnare una competizione sportiva. In effetti, dispiace anche solo pensarle, certe cose, ma qui si è andati ben oltre le aberranti valutazioni di una classe arbitrale che definire maldestra è un complimento.
L'espulsione di Brignoli negli ultimi scampoli di partita con il Bari si commenta da sola, per non parlare delle ancor più vergognose 7 giornate di squalifica comminategli dal Giudice sportivo, quando per il caso Destro ne sono state inflitte 4 – le stesse di Zito – o per quello più recente di Chiellini in Roma-Juventus solo 3. Vogliamo ricordare poi la vicenda di Muntari? Lui si, che mise le mani addosso all'arbitro, ma neanche in quella circostanza vennero dati 7 turni di squalifica. Cose dell'altro mondo, quelle che hanno visto come protagonisti i giocatori della Ternana.
Agli occhi dei tifosi, questo ha tutta l'aria di essere un vero e proprio accanimento nei confronti della Ternana Calcio e dei suoi tesserati. La misura è colma. Non abbiamo forse già saldato il nostro debito con l'avversa fortuna? Gli infortuni, quelli si, fanno parte del gioco, ma vedere una squadra decimata dalle squalifiche, per la maggior parte ingiuste o quanto meno opinabili perchè eccessive, è davvero inaccettabile.
Quello che ci auguriamo, è che non si ripeta nulla del genere e che si sia trattato di mere coincidenze, di episodi negativi ma pur sempre frutto del caso, perchè se così non fosse, allora si corre veramente il rischio di distruggere tutto quanto di bello c'è in questo sport. La civilissima Terni, la sua gente e chiunque ami il calcio, sia esso di fede rossoverde o meno, si indigna profondamente per quanto accaduto e c'è da scommetterci, questa sera, il pubblico che affollerà le gradinate del buon vecchio Liberati per incitare a perdifiato i propri eroi, non mancherà di far sentire la sua voce, che risuonerà forte e chiara verso il cielo, affinchè il grido di giustizia che viene dalla piazza non resti inascoltato ancora una volta.