Valjent a GdM: “Gioco dove vuole Toscano. Dell’Italia amo tutto e il mio idolo…”
Sul sito giunlicadimarzio.com, nel corso della giornata di oggi è stata pubblicata un’intervista a Martin Valjent, nella quale il giovane centrocampista slovacco ha parlato a tutto tondo di sè stesso, dei suoi sogni e del rapporto con l’Italia e la Ternana. Qui di seguito vi riportiamo il testo integrale della bella intervista:
“Non esiste un ascensore per il successo. Devi prendere le scale”. In una frase ecco riassunto il pensiero di Martin Valjent, giovanissimo calciatore della Ternana. Ragazzo serio, educato, con l’etica del lavoro, slovacco e diciannovenne. Ah, eroe di giornata. Perché? Perché è stato proprio lui l’autore del gol fruttato un punto contro il Cagliari. Un pareggio raggiunto al 95’ con la più classica delle reti in zona Cesarini. “Cesarini? No, non lo conosco… Per me il gol è stata un’emozione unica. Sono molto felice – racconta in esclusiva ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com – ma ho già ricominciato a lavorare. L’obiettivo è sempre lo stesso: migliorarsi giorno dopo giorno, sia tatticamente che fisicamente”.
In difesa o a centrocampo cambia poco, per Martin l’importante è esserci: “Ho sempre giocato un po’ da entrambe le parti. Nasco centrocampista ma poi sono stato spostato in difesa e da quel momento ho sempre alternato i due ruoli. Gioco dove vuole l’allenatore. I miei modelli? Ne ho tanti. Tra questi sicuramente Pavel Nedved, perché è ceco e lo conosco bene. Poi c’è anche Koscielny dell’Arsenal: mi piace moltissimo come difensore. Tra i calciatori più difficili da marcare, invece, dico Siligardi e Ciofani su tutti”.
Sorride mentre parla. Ascolta con attenzione e poi risponde alle domande con tranquillità e simpatia. Dal suo arrivo in Italia sono già passati due anni ma i ricordi sono ancora vivi nella sua mente. La partenza da casa, i primi giorni e quel rapporto speciale con l’italiano. Lo parla benissimo: “Quando sono arrivato ho percepito subito la differenza. Qui la vita da calciatore è bellissima. Si dice che in Italia tutto è calcio, ed è vero. La lingua? Sì, un po’ l’ho studiata prima di arrivare. Ma impararla sui libri non è la stessa cosa. Quando sono arrivato qui ho cominciato a parlare con la gente e questo mi ha aiutato molto. Mi piace molto l’Italia: dal modo di vivere al cibo. Tutto è meraviglioso”.
E’ un ragazzo serio, dicevamo. Ed è estremamente grato a chi lo ha aiutato: “Senti, posso fare una cosa? Voglio ringraziare personalmente Gianluca Torma, ex responsabile del settore giovanile e del mercato estero della Ternana, Alessandro Degli Esposti e Mauro Stantella. Queste tre persone mi sono state molto vicine e ci tengo a ringraziarle per tutto”. Sorrisi. Di ragazzi così se ne trovano pochi.
E la maglia della Slovacchia? “Per me sarebbe un sogno. Su Internet alcuni siti riportano il mio debutto in Nazionale maggiore ma è una bugia. Gioco per l’Under 21 e stiamo facendo molto bene. Abbiamo appena vinto il ‘Challenge Trophy’ in finale contro la Turchia. E’ stata una bella soddisfazione”. Di certo non sarà l’ultima. Un ragazzo così può soltanto fare strada. Martin lo sa bene e per questo continua a sudare per la sua Ternana, con il sogno di giocare in Nazionale sempre in testa.