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Zona play-off alla portata delle Fere. E le altre? Nessuna starà a guardare

Stando a quanto riportato oggi dalla pagina sportiva del quotidiano online Varese News, la Ternana è considerata dai lombardi una loro diretta concorrente nella corsa ai play-off. Dopo gli attestati di stima giunti prima da Pescara per bocca di Ragusa, l'ex-rossoverde fresco di cessione che ha deciso la sfida di Tim Cup contro il Torino, e poi da Novara con le dichiarazioni fatte da Pesce, ecco dunque arrivare anche dal Varesotto un riconoscimento nei confronti della Ternana, che va ad aggiungersi alle belle parole spese in più di un occasione dall'esperto di mercato Alfredo Pedullà sulla squadra e sull'operato della società di Via Aleardi.

Senza fare altisonanti proclami e senza abbandonarsi a voli pindarici, spinta dalle ali dell'entusiasmo, la dirigenza umbra ha scelto la strada della lungimiranza, ha saputo muoversi tempestivamente e con accortezza sul fronte del mercato estivo, mettendo a disposizione di Toscano una squadra che può davvero stupire. Basta fare qualche nome per capirlo: Antenucci, Ferronetti, Zito, Sciacca e Viola sono giocatori che in questa categoria possono cambiare gli equilibri, non solo delle singole partite, ma di un intera stagione, specie se uniti ai colpi esotici Avenatti e Faletti (entrambi uruguaiani), grazie al contributo dei quali, i rossoverdi possono senz'altro ambire ad un posto tra le big di questo torneo.

Non ci dimentichiamo inoltre che già l'anno scorso, la terribile matricola proveniente dal campionato di Lega Pro, (priva degli attuali rinforzi e penalizzata dalla quantità industriale di infortuni collezzionati durante il torneo) aveva ben figurato e sembrava destinata a grandi cose; tant'è, che dopo le prime dieci giornate, orbitava addirittura in piena zona play-off, restando da quel felice momento in poi sempre comunque a ridosso della medesima, fino al termine della stagione.

Lo stesso Varese, che da tre anni consecutivi disputa gli spareggi per ottenere la promozione nella massima serie, ha concluso la propria regular season a sole sette lunghezze di vantaggio sugli umbri: 7 punti, di cui 6 ottenuti proprio nel doppio confronto con gli uomini di Toscano, usciti sconfitti all'andata con un gol di Ebagua (che ora milita nelle file dello Spezia) e battuti ancora tra le mura amiche nel girone di ritorno, match che il Varese targato Agostinelli si aggiudicò non senza polemiche. La partita infatti terminò sul punteggio di 0-1 in favore degli ospiti, ma fu segnata dall'episodio del gol non gol di Luigi Vitale su punizione, che, se concesso, forse avrebbe cambiato le sorti dell'incontro.

Ma perchè limitarci alle singole realtà di Ternana e Varese? Diamo piuttosto un occhiata al quadro generale che si delinea all'orizzonte. In fondo, alle 20:30 di venerdì sarà già campionato con l'anticipo tra Reggina e Bari, ed é quanto mai opportuno guardarsi intorno per fare il punto della situazione e cercare di individuare chi tra le varie squadre, può puntare alla promozione o alla permanenza in Serie B.

Ecco di seguito una breve panoramica, una sorta di griglia di partenza, che tiene in conto i valori delle squadre, specie alla luce del calciomercato non ancora concluso, ma che anzi sta entrando proprio adesso nel vivo, per cui è lecito aspettarsi che i colpi, quelli veri, arrivino come al solito in extremis.

Tra le candidate alla promozione diretta in Serie A c'è naturalmente il quotatissimo Palermo di Rino Gattuso. L'obiettivo dei rosanero è quello del grande ritorno dopo un anno di purgatorio. Per raggiungerlo, Zamparini e Perinetti non hanno lesinato colpi mirati, senza grandi nomi, ma con oculatezza ed esperienza: ecco dunque Lafferty dal Sion, che in attacco potrà essere affiancato ad Hernandez, gioiello rimasto per il momento in casa siciliana. In tanti hanno detto addio (Miccoli, Donati, Kurtic, Ilicic, Von Bergen, Rios), rimpiazzati da ottimi colpi adatti alla serie cadetta (Terzi, Di Gennaro, Stevanovic, Troianello, Daprelà e Bolzoni, senza dimenticare il ritorno di Pisano e l’acquisto del francese Ngoy), uniti alle stelline che sono rimaste (Dybala, Morganella e Munoz su tutti). Gattuso è stato messo al volante di una Ferrari: dovrà farla correre evitando però di finire fuori strada.

L'altra grande favorita è il Pescara, subito retrocesso dopo la straordinaria cavalcata di due stagioni fa, che gli abruzzesi certo ricorderanno a lungo. Persi (a suon di milioni) Quintero e Weiss, i bianco azzurri hanno rinforzato tutti i reparti, tenendo gente che in questa categoria ha sempre fatto la differenza, come Sforzini, al quale è stata affiancata la chicca Mascara, di ritorno dal Qatar. Da tener d’occhio anche la voglia di rivalsa dei vari Ragusa, Maniero, Capuano, oltre alla verve di Cutolo e dei molti giovani in rampa di lancio (Piscitella, Viviani, Politano). In aggiunta, sulla panchina è arrivato un allenatore che sa vincere e fa giocare bene le proprie squadre, Pasquale Marino, non a caso un seguace dello Zeman-pensiero.

In coabitazione con Palermo e Pescara ritroviamo i delusi ma ostinati toscani. Dopo essersi visto sfuggire di mano la Serie A negli spareggi, l'Empoli vuole riprovarci e lo fa ripartendo dal duo delle meraviglie Tavano-Maccarone. A supporto non ci saranno più Regini, tornato alla Sampdoria dopo la grande stagione dello scorso anno, ne Saponara, volato al Milan in cerca di fortuna, ma in casa Empoli sono bravissimi a trovare delle valide alternative, come Verdi, gioiellino di scuola rossonera che andrà a comporre l'ultimo tassello del tridente di Sarri.

Tenaci sono anche i piemontesi, che dopo la rincorsa della scorsa stagione, stanno già scaldando i motori. Stessa guida (Aglietti) e squadra rinnovata con attenzione e puntualità da una dirigenza solida, che vuole tornare a sognare. Ottimo il colpo del contestato Katidis, greco al centro della polemica per un braccio teso di troppo, ma dotato di colpi da campione, l’ideale per rimpiazzare Fernandes, passato all’Udinese. In avanti c’è la scommessa Comi, anche lui scuola Milan e un grande futuro davanti a sè, ma senza dubbio arriverà qualcun altro a completare il reparto dove a brillare è rimasta la stella di Gonzalez.

Nella zona play-off possiamo annoverare oltre alla già citata Ternana, anche il nuovo Varese della gestione Sottil, allenatore esordiente in Serie B, che avrà tuttavia a disposizione una rosa ricca di giovani di qualità: Calil, Neto, Ferreira Pinto, Ely, Spendlhofer, Pasa, Tremolada, tutti con doti da grandi calciatori; Blasi e Cristiano rappresentano una sicurezza, vista la loro esperienza e in avanti, Lupoli è atteso all’ultima chiamata per la consacrazione definitiva, mentre Bjelanovic può dare quei centimetri e quei chili che servono quando c'è da lottare.

Nel novero di chi mira a fare il salto di categoria, rientra anche il Brescia. Dopo l'esperienza Calori, la società di Gino Corioni ha scelto di affidare la panchina a un allenatore ambizioso ed esigente come Giampaolo. Pochi movimenti di mercato, tutti volti a soddisfare le necessità del tecnico: davanti la coppia Caracciolo-Corvia garantisce gol e numeri da Serie A. In difesa è partito Daprelà, ma sono arrivati Paci e Di Cesare, mentre sulle fasce gli avversari dovranno prestare molta attenzione al nazionale nigeriano Oduamadi.

Dopo le spese folli dell'anno scorso, il budget è decisamente più contenuto per lo Spezia, che pure non nasconde le proprie ambizioni. Dopo una stagione di passione, fatta di grandi acquisti e tanti, forse troppi nomi, la dirigenza del patron Volpi sembra aver fatto le cose per bene stavolta, anche grazie all'aiuto della società amica Hellas Verona. Il portierino Leali, gli attaccanti Carrozza, Ebagua e Ferrari, i difensori Lisuzzo, Baldanzeddu, Migliore e Ceccarelli, Moretti a centrocampo sono solo alcuni dei nuovi giocatori affidati alle cure di Stroppa. La rosa c’è, il dubbio è che sia stato cambiato troppo per fare bene subito (problema che potrebbe riguardare anche la Ternana in avvio di campionato), ma prima o poi gli spezzini arriveranno.

La grande assente è il Siena, una squadra che sulla carta sarebbe addirittura da prima fascia, ma i problemi societari e le penalizzazioni rischiano di estrometterla anche dalla maratona play-off, complicando i piani di Beretta, uno che sa allenare e sa come gestire le difficoltà. La rosa è ottima, sebbene ancora da puntellare e se vecchi e nuovi troveranno l’amalgama giusto, in quel caso allora sarà una delle protagoniste della stagione e dovremo rivedere la nostra graduatoria. Tra i nomi da tenere d’occhio il veterano D’Agostino (se resterà), un vero lusso per la serie cadetta, l’attaccante Giannetti che ha fatto benissimo a Cittadella, il portiere Lamanna, ma anche Nico Pulzetti, Agyei, Scapuzzi, Morero e qualcun'altro in arrivo da qui a fine mercato: tutta gente che ha fame e vuole dimostrare quanto vale.

Chi non ha grandi pretese è il Padova: la nuova dirigenza ha scelto la strada dell’oculatezza, senza però disdegnare investimenti e acquisti mirati. L’allenatore sarà Marcolin, che da Modena si è portato dietro il portiere Colombi e Osuji. Buoni i colpi Ampuero, Modesto, Santacroce, Ciano, Musacci e Pasquato, buoni tanto quanto dolorose sono state le partenze di Cutolo, Bonazzoli, Farias e Rispoli.

Come i bianco scudati anche il Cesena di Bisoli, reduce da un anno tribolato, è alla ricerca di una salvezza tranquilla. Per ottenerla senza intoppi e senza dover strafare, la società dell’altro Campedelli gli ha messo a disposizione una rosa ampia, con molti arrivi di qualità: Alhassan, Krajnc, Nadarevic, Almici, Renzetti, Camporese, De Feudis, Garritano, Volta e Coppola sono giocatori ideali per la cadetteria, uniti a Succi e Granoche, che certamente vorrano proseguire nel segno delle buone cose mostrate durante la passata stagione.

Meno avvezza al quieto vivere è la Juve Stabia, una squadra mai doma, lottatrice, caparbia, e quindi una delle possibilI rivelazioni. Di Carmine e Vitale sono la ciliegina sulla torta di un mercato come sempre attento. Le scommesse invece sono costituite da Zampano, Diop, N’Diaye e Viotti; a mister Braglia spetterà il compito di trovare la quadratura del cerchio che gli potrà dare ottime soddisfazioni.

Le squadre che rappresentano un incognita e che certo non possono star serene e tranquille sono diverse, a cominciare dal Modena: allenatore confermato (Novellino), ma squadra che appare indebolita, più che altro per l’assenza di un degno sostituto di Ardemagni, bomber della scorsa stagione. Babacar può stupire e segnare tanti gol, ma il suo carattere è un gigantesco punto interrogativo. Per il resto poche entrate e poche uscite, non necessariamente un male.

Anche la Reggina, escluso l'arrivo di Cocco dall'Hellas Verona e poco altro è parsa abbastanza statica sul mercato. Atzori riparte da Reggio Calabria con poche certezze, tanti giovani (ottimo l'arrivo dal Genoa di Strasser) e una squadra che può destare sorpresa o crollare da un momento all’altro. Foti, patron della società, da anni non investe più come una volta, puntando tutto sui prodotti fatti in casa: finora gli è andata bene, ma non è detto che sia sempre così. E questo è l'anno del centenario. Staremo a vedere.

Stessa situazione a Lanciano: nel quartier generale della Virtus ci sono state poche novità finora, tutte da decifrare. Lo scorso anno è stato un successo: salvezza anticipata e buoni risultati, soprattutto in casa. Il cambio in panchina (via Gautieri, dentro Baroni) non dà garanzie, ma spesso cambiare poco non è sinonimo di handicap in partenza, anzi, è forse vero il contrario. Tra i nuovi arrivi, occhio a Calvano e De Feo, scuola Milan, al portiere Sepe arrivato dal Napoli, a Gatto dell’Atalanta e all’ex varesino Troest.

In casa Bari, i problemi societari sono il vero tallone d'achille. Poco o nulla si é mosso sul mercato, tranne che per l'arrivo dei nuovi acquisti Fossati e Guarna a puntellare le partenze dei vari Bellomo, Iunco e Lamanna. Come se non bastasse c’è la spada di Damocle del calcioscommesse che grava sulla testa dei pugliesi, i quali partiranno da -3 in classifica, privi di capitan Caputo. I galletti devono ancora lavorare alacremente sul mercato, per puntare ad una salvezza tranquilla.

A Cittadella invece una sicurezza c’è, la solita: mister Foscarini. Come sempre dovrà cercare di oliare i meccanismi e trovare gli uomini adatti per far girare al meglio il suo 4-3-3. Negli anni ci è sempre riuscito, vediamo se anche Minesso, Montini o Perez sapranno ripercorrere i fasti dei vari attaccanti che hanno fatto valanghe di gol nel recente passato della squadra. Da tenere d’occhio il saronnese Di Gennaro, portierino classe ’93 mandato dall’Inter a farsi le ossa in cadetteria.

Il Crotone, persa l’anima partenopeo/brasileira con gli addii certamente sofferti di Maiello, Ciano, Gabionetta e Calil, vede mister Drago costretto a trovare delle alternative “nostrane” per centrare l’obiettivo salvezza. Occhi puntati sui parmensi Boniperti, Ishak, Bidaui, Pasqualini, Prestia e Mastriani, chiamati a confermare le buone indicazioni degli addetti ai lavori. Occhio anche all’interista Romanò, di cui si parla un gran bene.

Capitolo neopromosse. Per quanto riguarda l'Avellino, tornato nel campionato cadetto dopo qualche anno di anonimato trascorso nel limbo della Lega Pro, la società si presenta con rinnovate ambizioni e una campagna acquisti che fa ben sperare i tifosi. Rastelli, allenatore dei lupi irpini, avrà a disposizione molti dei protagonisti della promozione, con l’aggiunta di un mix tra vari uomini di categoria e giovani di belle speranze, da Seculin a Togni, fino a Bergamelli, Peccarisi, De Vito, Schiavon e Soncin, attaccante che in Serie B garantisce gol sicuri.

A Carpi, le cose si fanno per bene o non si fanno. Dopo la promozione voluta fortemente, (già due anni fa il Carpi aveva tentato il colpaccio agli spareggi, ma in cadetteria ci andò la ProVercelli) la squadra è stata affidata a mister Vecchi (che tanto bene ha fatto sulla panchina del SudTirol) per provare a centrare una salvezza difficile, ma non impossibile. Gli arrivi di Nocchi in porta dalla Juve Stabia, Pesoli in difesa, Memushaj a centrocampo (dopo la partentesi a Lecce) e Cani in attacco sono delle novità, che affiancate ai protagonisti della promozione, come Fabio Concas e Della Rocca, costituiscono un buon punto di partenza per l'avventura che gli emiliani si apprestano a vivere.

Anche per il Latina è la prima, storica volta in Serie B, traguardo raggiunto come quello del Carpi ai play-off. Per puntare alla salvezza, in panchina siederà Gaetano Auteri, un allenatore grintoso, di carattere. La società si è mossa bene sul mercato, con gli arrivi di Morrone, Brosco dalla Ternana e Ristovsky dal Parma, Esposito dal Lecce, Alhassan dall’Udinese e lo spezzino Iacobucci tra i pali. Forse manca qualcosa davanti, ma occhio al baby Torri (sempre dal Parma) e a Negro, un fedelissimo di mister Auteri.

La terza delle quattro neopromosse che quest'anno vedrà l'esordio assoluto nella seconda serie è il Trapani, atteso anche dall'inedito derby col Palermo. Dopo la beffa toccatagli in sorte due anni fa, quando sul più bello i siciliani si videro scavalcare in classifica dallo Spezia (erano le battute conclusive di quel campionato), e la vittoria del torneo col brivido finale nella scorsa stagione, i ragazzi di Boscaglia non intendono lasciarsi scappare di mano la possibilità di giocare nella categoria raggiunta con tanta fatica. Pochi i movimenti sul mercato, nel segno di una continuità che spesso ha premiato chi è salito di categoria. Importanti gli arrivi di Martinelli, Terlizzi e Rizzato in difesa, Ciaramitaro a centrocampo e Djuric e Iunco in attacco.

Questo in linea di massima il contesto in cui si svolgerà il campionato di Serie B 2013/2014. Non ci resta che augurare buon divertimento e buon calcio a tutti. E che vinca il migliore.

Michele Maffei

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