#Agazzi a TT: “Alla mia età cerco di arrivare in Serie A vincendo il campionato” – VIDEO
Il centrocampista rossoverde si è raccontato ai microfoni di Ternana Time condotta da Ivano Mari. Molte le curiosità, ecco l’intervista integrale
Davide Agazzi è tornato dopo l'infortunio che lo ha di fatto tenuto fuori nel suo momento migliore. Ospite ieri sera di TernanaTime condotta da Ivano Mari, il centrocampista rossoverde si è raccontato. Spazio non solo alle impressioni post Como, ci sono anche riflessioni sulla sua carriera e sul suo impiego in mezzo al campo. Queste le sue parole:
Come stai a Terni?
“Molto bene, ormai ho iniziato a capire un po’ la città e tutto il resto, io e la mia compagnia ci siamo ambientati presto e questo aiuta anche nell’integrazione con la squadra , città piccolina ma a misura d’uomo”;
Sul tuo impiego, avevi iniziato bene poi il centrocampo a 2 ti ha un po’ penalizzato, da quando si è passati ai 3 hai trovato spazio, un tuo bilancio sulla tua 3/4 di stagione con la maglia rossoverde….
“Si all’inizio ho giocato spesso, anche se magari è stato un periodo difficile per la squadra, poi con il centrocampo a 2 hanno giocato più spesso altri miei compagni, ma penso che il mister abbia fatto giocare chi stava meglio in quel momento, poi con l’avanzare del campionato e l’arrivo di più partite in settimana bene o male tutti hanno trovato spazio a centrocampo, il centrocampo a 3 ha giocato un ruolo importante per me perché c’è un posto in più, peccato per l’infortunio che mi ha tenuto fermo, era una cosa piccola ma con il calendario così fitto ho saltato più partite del normale, però ora è tutto sistemato e spero di fare anche meglio in questo fine stagione”;
Qual è il modulo più congeniale alle tue caratteristiche?
"Personalmente anche in carriera ho sempre preferito giocare in un centrocampo a 3, sia come mezzala sia davanti alla difesa, nemmeno io ho capito quale sia il mio ruolo preciso, dove mi chiedono di giocare cerco di dare il massimo. Sembra che con il centrocampo a 3 abbiamo avuto più equilibrio, ma al di là dei numeri è l’atteggiamento con cui si entra in campo che fa la differenza”;
Nella mediana a 3 hai dato il meglio della tua stagione diventando il catalizzatore della manovra, 19 presenze ad oggi di cui 12 da titolare, sei soddisfatto del tuo impiego? È il playmaker centrale con accanto due centrocampisti forse il tuo ruolo dove dai il massimo?
“Deluso no, però ovvio che ogni giocatore vuole giocare il più possibile, so che potevo far meglio per diversi fattori. La parte di stagione che ho giocato davanti alla difesa è stato il periodo in cui stavo meglio, e poi adesso vediamo che vuole fare giocare il mister, dipende anche dalle partite, a Parma per esempio ho giocato mezzala”;
Parma e Brescia le tue partite migliori, forse il play e la mezzala sono i tuoi ruoli più congeniali a questo punto…
“In quelle partite tutta la squadra ha fatto bene, se gira la squadra tutti ne traggono vantaggio, penso sia anche per quello”;
Sulla partita contro il Como, ci puoi spiegare questa differenza tra primo e secondo tempo della Ternana?
“È stata una partita strana, difficile anche da decifrare anche perché nel primo tempo il gioco è stato molto spezzettato, tanti falli, né noi né loro abbiamo creato grosse occasioni, poi il secondo tempo essendo sotto siamo entrati in campo con la grinta giusta per recuperare il risultato, loro non so se per una questione fisica o per difendere il vantaggio si sono abbassati, e quindi ci hanno concesso più gioco. Li abbiamo messi in difficoltà, potevamo anche vincere la partita”;
Nel centrocampo a 3 ti senti più un giocatore da rottura o un propositore?
"Io sono un giocatore che si trova meglio quando la squadra ha più la palla e riesce ad avere più trame di gioco, cerco anche di dare il meglio in fase di rottura, negli ultimi anni sono migliorato in questa fase. Lo dicono anche i numeri, quello che mi manca è la fase realizzativa, altri sono i giocatori in squadra che sanno fare gol, io cerco di dare una mano recuperando palloni e a tenere l’equilibrio della squadra”;
133 presenze in B 4 gol e 11 assist in B, 93 in C, sei soddisfatto della tua carriera o speravi in qualcosa di più? Qual è l’allenatore che ti ha insegnato di più a livello tattico?
“Quando si è giovane si sogna sempre la Serie A, io uscito dalla Primavera dell’Atalanta sono andato a giocare in C2 e da lì ho fatto la trafila per poi arrivare in Serie B, cerco di mantenere la categoria, è un campionato bellissimo oltre che difficile. So che l’età avanza, non sono ancora vecchio, e quindi diventa sempre più difficile fare il salto della categoria. L’obiettivo ora è vincere un campionato di B per salire, per poi provare a fare la Serie A una volta in carriera, ogni anno ci si prova";
Tu hai un biennale, magari l’anno prossimo con una Ternana più ambiziosa chissà….
“Oggi stiamo portando a casa una salvezza, vediamo poi come finisce il campionato e ci prepariamo bene per l’anno prossimo. Sull’allenatore mi sono trovato bene con Stroppa a Foggia dove abbiamo vinto anche il campionato, il suo gioco sposa le mie caratteristiche”;
5 gialli e 1 espulsione non sono un po’ troppi?
"Si, bene o male i 5 gialli arrivano ogni anno, però mancano ancora un paio di partite, forse ci sono arrivato un po’ in anticipo" (ride);
Fai pochi gol, ma quello contro Bologna in Coppa Italia è stato veramente bello…
"Ogni tanto capita il jolly" (ride);
Ci sembra che i giocatori della Ternana vengano ammoniti con una certa facilità, qual è la tua sensazione?
"Non credo che ci sia un particolare accanimento verso la Ternana in fatto di gialli, anche se a Como noi 5 gialli e loro 3 in una partita ruvida e combattuta, bisognerebbe chiedere agli arbitri".