Bandecchi a La7: “Vi spiego perché vendo la Ternana”

Il presidente rossoverde, ospite della trasmissione “Piazza Pulita” in onda su La7, ha parlato del motivo legato alla volontà di cedere la Ternana

Bandecchi a La7: “Vi spiego perché vendo la Ternana”

"Quindi la Ternana la vende? "Si ed il motivo è molto semplice". Queste le parole di Stefano Bandecchi, ospite della trasmissione "Piazza Pulita" in onda su La7, alla domanda del conduttore e giornalista Corrado Formigli circa la volontà di cedere la società rossoverde. "La vendo per un motivo molto semplice", la risposta del presidente rossoverde, "fatte le dovute riflessioni la Ternana è l’unica attività collegata all’Università Niccolò Cusano che non potrà portare dei soldi indietro da reinvestire all’interno dell’Università".

E' un Bandecchi che però, nonostante la volontà di cedere, tiene a rassicurare i propri tifosi ed i propri giocatori sul futuro prossimo della società: ai primi dice: “Faremo quello che dobbiamo fare, anche lo stadio e la clinica”, mentre ai ragazzi allenati da Andreazzoli rassicura: "Ho chiesto di poter mantenere il 15% di questa società, Bandecchi è sempre nella Ternana e in questa Ternana". C'è anche altro però nel suo lungo intervento, questi i passaggi più significativi:

Come mai un’università ha una squadra di calcio?

“Perché volevo avere una squadra di calcio, dove sta scritto che non possiamo averla? La sto vendendo perché mi sono rotto i c*****i”;

Se l’Università Niccolò Cusano usufruisce di agevolazioni fiscali e finanziamenti perché si compra beni di lusso? E a cosa servono questi beni ad una università?

“Per cominciare noi non abbiamo delle agevolazioni fiscali, l’Università Niccolò Cusano prende dallo Stato 150mila euro a fondo perduto su circa 100 milioni di euro di fatturato, mentre altre università statale ne prendono 12 miliardi, come li usano non lo so. Le leggi dello Stato sono chiarissime, le rette universitarie sono defiscalizzate, vale per tutti, quando l’università ha pagato professori, stipendi, contributi, e quindi non ha debiti con nessuno ha delle marginalità, e queste marginalità le università possono utilizzarle per entrare nel mondo dell’impresa rispettando le leggi, la Sapienza ha 110 società, cosi come la Bocconi e altre. L’Università Niccolò Cusano ne ha 16, l’università risponde ad una fiscalità, a fine anno non può dividere gli utili e non ha dividendi, e quindi quei soldi, se hai pagato tutto, servono a pagare delle cose. La Finanza non si è fermata ai beni di lusso”;

La Ternana l’ha pagata con i soldi dell’Università?

“La Ternana ce l’hanno data gratis, dopo di che noi paghiamo la vita quotidiana della Ternana con i soldi dell’Università Niccolò Cusano. Io faccio impresa nella nazione più difficile del mondo, ci sono vari tipi di evasione, qui c’è, a parere nostro, un'errata interpretazione di una norma da parte della Guardia di Finanza tirando fuori una situazione per noi inaudita. Il magistrato ha autorizzato a sequestrare 21 milioni di euro, noi il giorno 30 abbiamo pagato gli stipendi e il 16 pagheremo i contributi”;

Pensa che questa questione della Ternana avrà delle conseguenze sulla sua candidatura a sindaco?

“Se i ternani sono intelligenti voteranno per me perché sanno che io questa città gliela posso ribaltare, facendo diventare Terni la città più importante dell’Umbria”