Ha parlato anche Valeri Bojinov, uno dei simboli del derby d'andata, in sala stampa dopo l'allenamento del pomeriggio.
I tuoi capelli dicono tutto su come arrivi al derby di sabato.
“Penso che tutti sappiano che per me, personalmente, è una partita molto importante, perchè ho aperto un conto e voglio chiuderlo bene. Ma non solo io, simo tutti consapevoli in squadra dell'importanza della partita, per l'ambiente, per la piazza e per questa città. E' una partita molto significativa, e io spero di poter dare gioia alla gente: abbiamo avuto momenti difficili e situazioni difficili quest'anno, e credo che se possiamo, dobbiamo toglierci una soddisfazione importante”.
Di gol ne hai fatti tanti in carriera, così come di esultanze. Una come quella del derby d'andata, però, che non muore ma che anzi si rigenera, ti è mai capitata?
“No, mai. L'ho detto anche al bomber Riccardo Zampagna, che ci è venuto a trovare negli spogliatoi per caricarci, l'ho fatta istintivamente, senza pensarci. Io sono un ragazzo molto istintivo. Anche oggi, i capelli non li ho fatti per potermi sentir dire “guarda cosa ha fatto per la Ternana”, mi sono svegliato sapendo di dovermi fare i capelli e ho pensato di far fare questa cosa al mio parrucchiere. E' stata una cosa spontanea, e spero di fare anche sabato una cosa spontanea (in caso di gol ndr). So cosa vuol dire giocare una partita come questa, ne ho giocate e so quanto significato abbiano. Mi piace giocarle, mi piace esserci e lasciare il segno. Se poi non sarò io, ma qualche mio compagno a regalare la vittoria, vivrei un'emozione, una gioia così grande con tutti i tifosi qui a Terni, che sarebbe quasi come vincere uno scudetto”.
Visto che tu di partite così importanti ne hai giocate molte, a volte anche più importanti, sai dirci come si dosano concentrazione e tensione? Cosa bisogna fare per arrivare al fischio d'inizio nella condizione psicofisica migliore?
“Credo che ognuno di noi, in questi momenti, prepari la partita a modo suo e la viva a modo suo. Sappiamo che è una partita molto importante e che i punti per noi sono molto importanti. Sappiamo che vincere il derby darà a tutti quanti, oltre che una grande emozione e una grande gioia, la consapevolezza di essere quasi arrivati al nostro traguardo, ovvero i cinquanta punti e la salvezza. Sarà difficile, sarà dura, perchè abbiamo davanti un avversario che sta puntando al secondo posto, e li rispettiamo, ma noi giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico. La nostra tifoseria sarà il nostro dodicesimo uomo in campo”.
Che coppia d'attacco sarebbe stata Bojinov – Zampagna?
“Sicuramente una bella coppia. Il bomber è stato un giocatore importante, che ovunque ha giocato ha sempre lasciato il segno. Io lo ringrazio per le belle parole che ha detto ai giornali, ho visto che ha rilasciato una bella intervista su di me, su Avenatti e su Fabio, ed è importante che una persona come lu ci stimoli, ci carichi e ci insegni la sua esperienza. A me piacerebbe vedere Valeri, Ceravolo e Avenatti, non lo nascondo e non nego che spero che il mister ci possa pensare, perchè sarebbe una cosa bella da vedere. Io credo che noi tre possiamo giocare insieme, perchè c'è la forza, la volgia e la volontà di sacrificarci, soprattutto in questa partita. Perchè io credo che chi sarà in campo, chi sarà in panchina e chi in tribuna uscirà comunque mentalmente stanco da questa partita. L'importante è essere tutti pronti, poi quello che deciderà il mister lo accetteremo, perchè non a caso lui non sbaglia mai una scelta e non a caso, a quattro o a tre, abbiamo sempre dimostrato di poterci essere e prenderci soddisfazioni importanti”.
In questo tridente, Valeri Bojinov in versione trequartista magari.
“Il mister sta provando anche questo modulo, e sa di poter contare su di me, glielo ho detto. La mia fame, la mia volontà, il mio sacrificio di adattarmi a questo ruolo c'è ed è a disposizione, poi è lui che deve decidere e fare delle scelte, perchè in una partita così tutti quanti vorrebbero esserci. Anche voi, no? Pure io voglio esserci. So che è una partita importante e so che voglio e devo lasciare il segno, ma non solo io, anche i miei compagni. Quando siamo uniti, quando siamo compatti e sappiamo il valore di una partita abbiamo sempre lasciato il segno”.
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