Bojinov: “Ecco perché ero sparito. Ho detto subito sì a Terni! Gol nel derby, l’esultanza è nata così…”

“La gente me lo ha chiesto dal primo giorno che sono arrivato, a Terni vivono per il derby col Perugia e pregano gli attaccanti di segnare un gol decisivo. L’avevo promesso, l’ho fatto”: parola di Valeri Bojinov. Giramondo del pallone, che il destino ha portato a Terni. La Ternana, per riprovarci in Italia e ripartire: “Come è successo non lo so – ammette l’attaccante bulgaro a GianlucaDiMarzio.com – ero al Levski Sofia e mi hanno cercato. Ho rescisso con i bulgari e sono venuto, ringraziando i direttori per avermi lasciato andare. Ho detto subito sì alla Ternana, sapendo che sarebbe stata un’esperienza difficile in Serie B: non ha niente a che vedere con la A, la tattica e la qualità sono completamente diverse, ma sapevo che se mi fossi messo a disposizione della squadra, del mister e della città, avrei ottenuto risultati”.

E lo sta facendo: “Corro, sudo, mi sto asciugando fisicamente. Con grande spirito di sacrificio, perché sono sicuro che se lavori nel modo giusto i risultati arrivano e ti ripagano. Per gli obiettivi che mi sono posto devo giocare tantissimo”. Idee chiare, ambizioni forti. La prima? “La Nazionale: me lo chiedono anche il mister e il direttore. Se tornerò a giocare con la Bulgaria non sarà solo una mia vittoria, lo sarà per tutti. Il mio obiettivo è quello, anche perché il 28 marzo c’è Bulgaria-Italia ed è una partita speciale per me. Anche se la mia Nazionale è quasi fuori dall’Europeo, tornare da ternano per quella gara sarebbe molto importante”.

Da un rossoverde all’altro, chissà che il destino non abbia scelto i colori volontariamente. La Nazionale, da riconquistare: a suon di gol. “Voglio essere protagonista qui, dare il massimo per questa maglia e segnare gol pesanti per contribuire alla nostra classifica a fine campionato. Sto soffrendo per lavorare ed essere al meglio”. Intanto, il timbro nel derby. Una promessa che non poteva ignorare: “Di reti pesanti ne ho sempre segnate, mi è stato chiesto di farlo anche qui. Volevo lasciare il segno, non sentivo neanche troppo la partita: vedevo i miei compagni pronti e preparati, stavamo bene di gambe e di testa e sapevo che avremmo fatto risultato. Un punto ci sta bene, ma potevamo fare di più. Non voglio fare polemiche con l’arbitro, anche perché mi porta bene: due partite con lui, due gol”.

Quello nel derby da attaccante vero, e l’esultanza sotto la curva del Perugia che fa già notizia. Ma non chiamatela provocazione, perché “è stato un gesto istintivo. Chi mi conosce lo sa, nel bene o nel male faccio quello che sento: sono così. Sarebbe venuto naturale a chiunque, esultare sotto la curva: nessuna polemica, niente contro di loro, era un gol per la Ternana e per la gente di Terni”. La firma nel 2-2 a Perugia, ora Bojinov vuole solo continuare così. Perché per la Ternana suda e corre come forse non aveva mai fatto, al punto di fare il difensore centrale contro il Bari pur di non uscire dal campo.

Aria da risalita, a 28 anni Valeri ha ancora molto da dare. Il passato? Testa al presente, perché il destino ha scelto Terni. Neanche lui sa perché, ma sa cosa non aveva funzionato prima. E come è arrivato in Umbria: “Allo Sporting Lisbona avevo avuto un problema, hanno chiesto la rescissione e sono andato in causa. Non potendo giocare per sei mesi, sono uscito dal giro e ho avuto la possibilità di tornare in Bulgaria col Levski Sofia, che per me è la squadra più importante del mio paese. Li ringrazio, mi hanno cercato, voluto e sono rimasto con loro per sei mesi, da gennaio a giugno. Ho accettato perché non avevo altre possibilità, quando sei fuori dal giro è difficile che qualcuno ti consideri, si chiedono tutti perché non giochi. Ho fatto 9 gol, sono diventato capocannoniere dei playoff del campionato bulgaro. Poi mi ha contattato la Ternana, ed eccomi qui”.