Brignoli e il rinnovo ‘formalità’: ecco cosa vuol dire e cosa c’è ora dietro

Che vuole dire che il rinnovo di contratto è solo una formalità? E che vuol dire che  il direttore sportivo dice “ho visto e letto tante cose, fra poco capirete tante cose”?

La questione contratto Brignoli ha tenuto banco in questi giorni. Perché effettivamente il portierone rossoverde a giugno scade. Ma allo stesso tempo non si avverte nervosismo in casa Ternana. Infatti, come vi avevamo spiegato anche nei giorni scorsi, la questione è (relativamente) semplice.

Il rapporto fra la Ternana e Brigno è solido. Molto solido. E per una questione di rapporti e riconoscenze non ha mai pensato di poter lasciare la Ternana a parametro zero. Allo stesso tempo l’occasione è ghiotta. Poter andare a un prezzo di favore (zero) in una squadra è una situazione allettante, soprattutto per chi, come lui, è molto apprezzato. E quindi? Che si fa?

Il legame fra lui e Terni, fra il suo procuratore (Polo Dattola) e Cozzella hanno praticamente fatto il resto. Il patto è questo: insieme si trova una soluzione per Brignoli. Che viene trattato dalla società come se avesse rinnovato ma con la consapevolezza che per prenderlo non serve un “prezzo pieno” ma una sorta di “indennizzo”. Già quantificato? No, ma dipende da chi lo chiede.

Non possono essere quindi i milioni che il patron Longarini chiedeva la scorsa estate (quando il Chievo ci aveva pensato) né tantomeno zero. Le trattative sono iniziate e le pretendenti non mancano. C’è tempo per parlare, non è un affare per adesso in questa finestra di gennaio, a meno che non ci sia qualcuno che voglia bruciare la concorrenza. In questo modo peraltro Brignoli saprà che chi lo prende vuole investire su di lui e non lo prende solo perché “tanto è a zero” e quindi male che va non ho perso nulla.

Insomma si è entrati nell’ordine di idee che chiedere troppo non servirebbe, vista l’austerità del mercato. E allo stesso tempo non si può trattenere a tutti i costi chi può andare a migliorarsi.

E’ per questo che si respira serenità in casa rossoverde. Sia da parte di Alberto, sia da parte della società. Brignoli non sarà un problema né tantomeno un ingrato. La Ternana non metterà paletti troppo alti per la cessione del suo portiere. E vissero tutti (a scadenza) felici e contenti.