Caos Serie B: domani si decide se si gioca

In caso di rinvio delle ultime due giornate del 2021 ecco quali potrebbero essere le soluzioni che verranno adottate dalla Lega

Assemblea convocata per le 9:30. E da lì si capirà se il turno in programma per il 26 e il 29 verrà disputato come da programma o no. La situazione cambia di ora in ora. E nei giorni scorsi, quando era stata ventilata questa possibilità, la Lega aveva seccamente smentito: si gioca.

Chiaramente tutto gira intorno al Covid e alle disposizioni della ASL che finora hanno bloccato due partite: Benevento-Monza e Lecce-Vicenza. Ma che già sono intervenute per bloccare le prossime partite del Monza (quarantena prevista dall’ASL brianzola), del Vicenza (nel caso di Lecce Vicenza era invece stata l’ASL di Lecce a bloccare la partita). E la Spal sta premendo affinché venga riconosciuto il proprio focolaio.

Le squadre sono in fermento e le certezze della Lega stanno vacillando. Si sta cominciando a ragionare su quando recuperare le partite (sicuramente non prima del 5 gennaio per garantire gli 8 giorni di ferie ai giocatori), ma non c’è accordo.

La prima ipotesi è di giocare l’8 e poi a stretto giro (l’11?) un turno infrasettimanale facendo semplicemente slittare il calendario, in maniera tale che il 16 tutto sarebbe riallineato.

La seconda è di giocare direttamente la prima del girone di ritorno l’11, proseguire con il girone di ritorno come da programma e recuperare l’ultima del girone d’andata al primo infrasettimanale disponibile.

Ma non tutti sono d’accordo. Perché la domanda di fondo è sempre quella: finora con i positivi si è giocato, e ora che è cambiato?

Sicuramente il numero dei contagi in giro per l’Italia. Ma il protocollo della Figc ha funzionato anche quando non c’erano vaccino e green pass, perché non dovrebbe funzionare ora? Perché ora le ASL bloccano le gare e prima no? Perché tanto per capirci la Ternana con due positivi ha giocato mentre il Lecce no? E soprattutto perché la Lega di B non si fa sentire come la Lega di A e dice: bene ASL vi dice di non venire? Perdete 3-0 a tavolino e si rinizia tutto l’iter nato con il famosissimo Juve Napoli.

Sembra che siamo tornati indietro di almeno un anno e mezzo. Il protocollo non viene preso in considerazione, nasce il sospetto che possano contare i rapporti fra ASL e società (molto radicate sul territorio), la continuità del campionato così non è garantita. E se a gennaio – come ormai sembra scontato – la situazione non dovesse migliorare? E se dalle vacanze i giocatori dovessero tornare positivi? Si chiude il campionato fino ad aprile?

Senza contare che durante le vacanze di Natale avere due giorni dedicati alla B, con la A ferma sarebbe stata una vetrina bellissima per questo campionato.

Fino a ieri mattina la Lega di B condivideva tutte queste considerazioni, poi giri vorticosi di telefonate. Al Consiglio Federale non sono arrivate indicazioni stringenti, salvo prendere atto che le ASL (giustamente) comandino sul protocollo. E da qui lo spazio.

Ma – la nostra opinione per quanto conta – così perde di credibilità un sistema. Giocherebbero tutti, facendo fronte anche ad emergenze molto serie, tranne la B. Non il miglior biglietto da visita possibile