Carbone: “Domani voglio uscire dai playout”

Come di consueto, prima della rifinitura pre-partita, si presenta in sala stampa Benny Carbone, per la conferenza stampa pre-partita. 

E' possibile che anche tu hai pensato che il momento peggiore fosse finito?

"Assolutamente si, pensavo che facendo quelle quattro prestazioni la squadra avesse preso sicurezza e certezze, non credevo di poter più cadere in una situazione del genere. E' una cosa che non mi so spiegare, credo che quella con la Sapl sia stata una prestazione bruttissima, sotto tutti i punti di vista, e questa è la cosa che mi preoccupa di più, perchè non deve mai mancare l'atteggiamento. Probabilmente è scattato qualcosa nella testa, ci siamo seduti un po' e non è la strada giusta".

La sifda di domani, quanto è importante per i suoi primi quattro mesi in rossoverde?

"Non vincere cambierebbe tutto quanto, ma non ci voglio nemmeno pensare, dobbiamo vincere come abbiamo già fatto altre volte. Questa partita è da vincere, anche per fare il punto della situazione, per ripartire, perchè se vinciamo cambia tutto, in positivo".

Se dovessimo arrivare a 10 minuti dalla fine sul pareggio, punteresti comunque a vincere?

"Domani è da vincere, se a dieci dalla fine sono sullo 0-0  io metto un'altra punta. Io domani devo vincere, devo dare segnali positivi alla squadra, la squadra deve vincere la partita. Se domani non si vince e poi si pareggia va bene, ma io devo cercare di vincere, voglio vedermi fuori dai playout. Il pareggio lo accetto nel momeno in cui ho dato tutto".

La senti come ultima spiaggia?

"Per cosa? Sarebbe tutto difficile per il futuro, per il mercato, se domani non vinciamo: se perdiamo siamo penultimi, terzultimi, dipende daglia altri. Se ci vediamo fuori dai playout cambia tutto, anche a livello di morale, per i giocatori, per me, per i tifosi".

Temi qualcosa per te in caso di sconfitta?

"Io non temo nulla, poi è giusto che la società faccia le sue valutazioni, ma non ho alcun sintomo che la società abbia pensato all'esonero".

Pensi che questa Ternana abbia un gioco?

"Certamente. Il fatto che noi prendiamo tanti gol è una cosa che va analizzaata sotto diversi aspetti; ne abbiamo presi per errori individuali, ma questo non toglie che dobbiamo lavorare di più anche sulla fase difensiva, ma non mi sento di buttare la croce addosso a nessuno, nè di tirarmi fuori, devo lavorare meglio su quello che può essere allenato.Questa squadra ce l'ha il gioco".

Come sta Petriccione?

"Io spero di recuperarlo per la partita, ieri ha lavorato, sentiva un po' di dolore, ma oggi valutiamo".

Cambia il terzino sinistro?

"Dipende tutto da Petriccione".

Domani sera sono previsti molti tifosi ascolani…

"Sono convinto che i ternani che verranno sosterranno la squadra fino alla fine, come sempre, poi dipende anche dal risultato".

Quanto accaduto in settimana è superato?

"Al momento credo di si. Lunedì eravamo tutti a testa bassa, e abbiamo cercato di spiegare che dobbiamo assolutamente reagire, perchè non c'è altro modo per uscire da questa situazione. Si resetta e si guarda avanti, noi abbiamo la possibilità di cancellare le ultime due prestazioni".

Domani lascerai fuori un difensore o una punta?

"Lascio fuori un difensore".

Per il mercato bisognerà attendere oppure i rinforzi arriveranno subito?

"Io come allenatore preferirei trovare la squadra pronta, e speriamo di chiudere gli obiettivi che abbimo cercato il prima possibile. arriveranno probabilmente i primi giorni di gennaio".

Un risultato negativo potrebbe complicare qualche trattativa?

"Credo di no".

Come te lo aspetti l'Ascoli?

"Io devo pensare alla partita che faremo noi, non so Aglietti come la prepara. Ho solo voglia di entrare in campo e vincerla, e dimenticare tutto quello che è successo nelle ultime due giornate di campionato".

Da Roma è arrivato qualche segnale?

"Sono incazzati, proprio come sono incazzato io, ma è giusto così. Io credo tanto in quello che stiamo facendo, poi succedono cose inspiegabili, ma io ci credo".

Alla luce di tutto quanto successo, saresti contento di girare a 23 punti?

"Girare a 23? Io firmerei, per tutto quello che è successo dall'estate".

La scelta di lasciare le porte aperte ma con restrizioni è la sua?

"Si si, è la mia. Dopo un 4-0 puoi venire a contestare, per carità, ma quando si cerca di mettere le mani addosso no. Che poi gli altri che erano qui sono stati educati, ma io ho cercato di tenere me e il gruppo un po' distaccati".