Ospite della trasmissione di Tele Galileo “Notte Gol”, questa sera, l’eroe di giornata, vale a dire Fabio Ceravolo. Il gol siglato ieri sera contro il Brescia (anche se non per la Lega di B, che lo attribuisce ad Arcari) testimonia lo stato di forma del giocatore, il quale riceve complimenti da Luca Giovannetti e Silvano Ricci. Definito come un grande attaccante, tecnico e rapido, Fabio apprezza: "Grazie per queste parole. Quest’anno ho avuto molte occasioni per andare in gol e il mio bottino poteva essere migliore, peccato. A volte dovrei essere più egoista, perdo il tempo per cercare la giocata sopraffina invece di concludere a rete. Spero di migliorare col passare dei mesi, d'altronde tutti abbiamo pregi e difetti".
Nel raccontare il gol che ha affondato i lombardi, Ceravolo è ancora felice come se non fosse passato neanche un istante: "Ho attaccato il primo palo, come ci chiede sempre il mister. C’è stato questo cross di Falletti e penso di averla chiusa bene. E’ stata un’emozione forte, un uno-due micidiale per i nostri avversari. Lo considero il momento più bello da quando sono a Terni: ribaltare il risultato sotto la Curva Est e sentire il boato è perfetto. Sono ancora emozionato". Ma nella sessione di mercato appena conclusa, abbiamo davvero rischiato di perdere Ceravolo? "Non c’è mai stata una decisone finale da parte mia. Nel senso che l’intenzione della società era quella di farmi restare, però era giusto ascoltare le offerte. Ma anche le mie intenzioni erano quelle di rimanere, quindi è stato facile. Questo è il mio miglior campionato da quando sono qui e non volevo abbandonare la squadra in questa situazione, abbiamo fatto un bel bottino e siamo in zona play off. Sono veramente contento di essere rimasto".
C'è pure un passato poco felice trascorso qui a Terni, che Fabio vuole spazzare via: "Da quando sono approdato alla Ternana ho avuto problemi sia a causa degli infortuni, sia perché non sempre ho trovato spazio. Portavo tanta rabbia perché volevo dimostrare il mio valore, soprattutto per il fatto che la Ternana ha fatto un grande investimento per portarmi qui. Ribadisco che questo è il mio anno migliore, spero di non fermarmi. Voglio togliermi grandi soddisfazioni insieme alla società, che mi ha voluto trattenere, e ai tifosi".
Le cose adesso vanno per il verso giusto, ci vorrebbe solo qualche rigore: "Dopo venticinque giornate non ne abbiamo ancora battuto uno, non so se è un record! Però questa cosa è strana perché le opportunità le abbiamo avute – spiega l'attaccante -, tuttavia non credo alla malafede. Durante gli allenamenti, a inizio anno, ci esercitavamo a tirarli. Adesso abbiamo smesso perché abbiamo perso la fiducia!".
Quali sono i punti deboli della Ternana, quelli che la portano a incappare in giornate negative come quella contro il Vicenza? "In quel caso non abbiamo sbagliato l’approccio ma ci ha penalizzato lo svantaggio. A volte non abbiamo il carattere di reagire, mentre col Brescia è andata diversamente a livello caratteriale. C’è stata un po’ di tensione in settimana perché non potevamo steccare la seconda partita in casa, sarebbe stato tragico. Tra primo e secondo tempo si respirava una brutta aria, ma bisognava dare una scossa con un pareggio immediato e il mister è stato bravo sia a spronarci sia a capire che avevamo bisogno di un altro uomo davanti. Cesar ha cambiato la partita e secondo me, in generale, non abbiamo rischiato più di tanto. Speriamo di regalare altre partite così ai tifosi".
Adesso Ceravolo si sente una punta vera e propria: "Con Tesser è aumentata la mia vena realizzativa e ho avuto tante occasioni. Mi sento più attaccante d’area, non lo sono mai stato e non mi vedevo così, perché ero attaccante esterno o seconda punta. Gli ultimi gol che sono arrivati sono gol da attaccante d’area. Spero, col tempo, di essere sempre più concreto". Dove può arrivare questa Ternana? "Parlare dei play off è positivo, vuol dire che la posizione di classifica è tranquilla. Però siamo obbligati a restare coi piedi per terra – avverte -, anche perché ogni volta che se ne parla va a finire male. Adesso ci aspetta una partita difficile a Bologna. Speriamo, inoltre, di invertire il trend in casa". La fere non dipendono da Avenatti, secondo Ceravolo: "I fatti dicono di sì ma la forza la fa il gruppo. Siamo giovani ma spensierati, con voglia di emergere. Penso a Martin, allo stesso Meccariello. Credo che possiamo toglierci soddisfazioni. Felipe ha fatto gol decisivi, ha portato tanti punti alla squadra. E' cresciuto in modo esponenziale, direi incredibile. L’ho seguito da quando è arrivato, ricordo benissimo il suo percorso e per chi viene da lontano l’anno di ambientamento è fondamentale. Io pensavo che non lo fosse ma mi sono dovuto ricredere. Nei primi mesi non aveva carattere né agonismo. Quest’anno in ritiro si è messo in testa di correre e i risultati si vedono. Ma c'è una squadra, dietro, a metterlo nelle condizioni di segnare".
Il rammarico più grande di quest'anno? "Quello di non aver mai giocato una partita senza soffrire. Non ci è capitato mai il doppio vantaggio, eppure di occasioni per chiudere le partite ne abbiamo avute parecchie, compreso io. Peccato, poteva andare meglio e io potevo essere già in doppia cifra".
A Perugia c'era un rigore su Ceravolo? C'era, c'era: "Sono stato ostacolato sia da Goldaniga sia da Comotto. Il rammarico più grande, però, è stato il rigore dato a loro. Non vedo perché non poteva starci quando sono caduto in area io".
Su Bojinov: "Io e Valeri siamo diversi da Felipe e possiamo completarci bene con l'uruguaiano. Valeri mi ha telefonato dalla Bulgaria, si è complimentato per il gol. Quando tornerà in Italia sarà pronto per l'uso". Occhio a Milinkovic: "Ha tanta personalità e con la palla al piede è molto tecnico. Farà vedere il suo valore".
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