Ceravolo: “Tre finali, con la Pro è decisiva. Serve più rabbia! Vedrete che Avenatti…”
Così ha parlato Fabio Ceravolo lunedì sera, ospite di Ivano Mari a NotteGol, su Tele Galileo, che ha aperto la trasmissione confermando la sua poca simpatia nei confronti degli aerei.
Sulla condizione mentale della squadra alla ripresa degli allenamenti.
"Ci siamo ritrovati nello spogliatoio col mister ad analizzare la partita. E' evidente che mancano tre finali, ci troviamo in una situazione difficoltosa e non possiamo più sbagliare. Comunque veniamo da un risultato positivo a Lanciano, che muove la classifica pur non sconvolgendola, quindi ripartiamo da questo punto e ce la metteremo tutta per chiudere la pratica salvezza, anche se non matematicamente, sfruttando anche il fattore campo. Il morale è comunque alto e positivo".
Sul punto guadagnato contro la Virtus Lanciano.
"Secondo me sono due punti persi, perchè noi abbiamo più bisogno di punti, stando più giù in classifica. Inoltre c'è il dispiacere per essere passati in vantaggio ed essersi fatti raggiungere a dieci secondi dalla fine del primo tempo, e questo fatto ci è pesato. Ma cerchiamo di guardare il lato positivo".
Sulla Pro Vercelli, prossima avversaria della Ternana, e sulla partita che si aspetta di vedere.
"La Pro, anche se è in Serie B da pochi anni, credo sia la classica squadra di categoria, che lotta fino alla fine e che, dove non arriva con i grandi nomi, arriva con la determinazione e lottando su ogni pallone. Per sabato dobbiamo trovare in noi stessi le motivazioni giuste per vincere, senza pensare troppo all'avversario. Al di la di come mi aspetto la Pro in campo, noi dobbiamo trovare le motivazioni in queste tre finali, dobbiamo credere in ogni pallone. Credo che con la Pro Vercelli sarà la partita decisiva, dobbiamo solo pensare a prendere bene le misure e a dare qualcosa in più in fase di possesso. Dobbiamo essere più cattivi e dobbiamo stare con più uomini possibili in area".
Sulla condizione fisica dei rossoverdi.
"Al livello fisico quest'anno non abbiamo avuto grossi problemi, è stato fatto un buon lavoro. Tutto sta nel gestire le ultime forze in queste partite, nel trovare la serenità che ti trasmette il mister e che dobbiamo trovare noi. Certamente servono nervi saldi, perchè qualsiasi errore, in questa fase, può essere determinante".
Sul suo compagno di reparto, Felipe Avenatti, e sul momento poco felice che sta attraversando.
"Felipe non è molto loquace, e noi cerchiamo sempre di coinvolgerlo e di dargli dei consigli, soprattutto quando siamo in campo, perchè noi abbiamo bisogno di lui. In questo campionato ci ha tirato fuori da situazioni difficili, forse è la sua giovane età a fargli passare questi momenti di appannamento. Ha sicuramente grossi margini di miglioramento, perchè da lui ci si aspetta sempre molto. Soprattutto sulle palle aeree ci si aspetta che sia più deciso o che almeno dia sempre fastidio in area di rigore. Sono convinto che capirà l'importanza di essere cattivo, in queste ultime partite".
Sul miglioramento delle sue prestazioni e sulla fiducia che c'è intorno a lui.
"La mancanza di fiducia è stato un mio limite qualche tempo fa, ma ormai non si piò più aspettare, ho 28 anni e ho capito che prima di tutto la fiducia devo trovarla in me. Inoltre Tesser ha capito che avevo bisogno di qualcuno che credesse in me per esprimere le mie qualità, e credo che ci siamo riusciti al meglio. Il coraggio in questa stagione mi può aiutare, anche grazie alla costanza che ho avuto nelle prestazioni. Rischiare e provare in ogni momento è quello che serve, soprattutto in situazioni come queste che viviamo in questo finale di campionato".
Sull'eventualità di un pareggio contro la Pro Vercelli.
"La classifica ci dice che tutto dipende da noi. Naturalmente sabato giocheremo per vincere, anzi, per stravincere. Se poi si dovesse pareggiare non credo che la classifica sarebbe troppo compromessa, però saremmo costretti a vincere a Modena, perchè i punti che servono per salvarsi sono sempre cinque o sei. La cosa migliore è fare i primi tre sabato, non possiamo fare altrimenti".
Su Massimo Borgobello, ospite con l'attaccante rossoverde a NotteGol, e sulle loro differenze.
"Non ho visto un suo gol che fosse brutto. Massimo è la classica punta da area di rigore, la prima punta. Siamo diversi, io solo quest'anno mi sono ritrovato più spesso in area perchè me lo ha chiesto il mister, mentre gli altri anni partivo sempre dall'esterno. Devo ancora migliorare sotto porta, ma per arrivare ai livelli di Massimo devo prendere ripetizioni da lui e avere qualche anno di esperienza in più".
Sulla quota salvezza che prevede Fabio per questo campionato, e sulle squadre che crede andranno a disputare i playout, dando per scontata la salvezza della Ternana.
"Per quanto riguarda la quota salvezza, credo che potrebbero bastare anche 49 punti, perchè nell'ultima giornata ci saranno molti scontri diretti, ed è ovvio che se una squadra vince l'altra rimane sotto. Tra l'altro questo fatto giova anche a noi, che sabato incontriamo una nostra diretta concorrente e battendola ci rimane comunque tre punti sotto, senza dover stare tanto a guardare i risultati dagli altri campi. Per quel che concerne invece le squadre che vedo con maggiore possibilità nei playout, credo che il Crotone se ne tirerà fuori, anche perchè gioca un buon calcio e alla lunga chi gioca bene merita di raggiungere l'obiettivo. Mi sembra che il calendario più difficile lo abbia l'Entella, insieme al Trapani che incontrerà tutte squadre che lottano per qualcosa, anche se in casa sono molto forti. Però è inutile fare calcoli, bisogna vedersela partita per partita".
Sul gol non assegnatogli contro il Brescia, attribuito ad Arcari, e sulla possibilità di fare ricorso.
"Adesso che ho saputo che ad un giocatore del Teramo hanno convalidato un gol che non gli era stato assegnato, proverò ad alzare un po' la voce in società – ride – vediamo cosa succederà. L'importante però è che lo abbiano tolto a me e non alla squadra".