Cesar Falletti: “Con Partipilo scherziamo su chi farà più gol” – VIDEO

Cesar Falletti è l'uomo del momento in casa Ternana. Il trequartista uruguaiano è stato protagonista dell'ultima puntata di Ternana Time.

Hai fatto Cesar una scelta di vita. Avresti potuto guadagnare di più lontano da Terni. Chi te l’ha fatto fare? Ti aspettavi un ritorno così?

“Per me non è stata una scelta di vita. Terni è casa mia. Ho scelto la Ternana per tornare ad essere quello che ero prima: importante e con la fiducia di tutti addosso. Insomma quello che mi è mancato negli ultimi anni, fatto salva l’esperienza di Palermo. In Messico non è andata così. Non mi aspettavo un inizio così ma va bene. Stiamo andando bene. Io cerco di mettermi sempre a disposizione della squadra e del mister”.

Hai trovato cambiati Terni e i ternani?

“Si perché non esco. In questa situazione di virus cerco di uscire il minimo possibile per la mia famiglia e per il mio lavoro”.

Perché tiri i rigori se non ti piace farlo?

“No no… io ho detto che non mi piace segnare su rigore ma in tutti gli altri modi. Calciare i rigori mi piace, mi sono sempre allenato per calciarli e spesso non sono stato il designato. Quest’anno ha scelto il mister che devo calciarli. Io sono contento. Prendo la palla e calcio”.

I rigori li calci solitamente rasoterra alla destra del portiere a 10 cm dal palo. Hai intenzione di cambiare?

“So che i portieri mi studiano così come io cerco di studiare i portieri avversari. Calcio lì perché mi metto in una posizione per incrociare così sono convinto che il pallone finisce sulla rete laterale. Ogni tanto alterno tra un tiro rasoterra a uno alto. Contro la Cavese ho tirato alto, contro il Teramo rasoterra. La zona però è sempre quella”.

Con Partipilo state facendo una gara a chi segna di più?

“Sta andando così perché deve andare così ma va bene così. Anzi scherziamo nello spogliatoio su questa situazione. L’importante è che si segni e che la squadra vinca”.

Nasci come trequartista o esterno offensivo poi spostato dietro una punta?

“In prima squadra ho iniziato a giocare mezzala sinistra per rientrare sempre sul destro. Poi ho cambiato un po’ giocando seconda punta perché in Uruguay giochiamo tanto 4-4-2. Poi sono diventato trequartista”.

Da quando sei arrivato hai giocato sempre. Hai bisogno di uno stop?

“Sto bene. Ieri ho sentito un affaticamento al quadricipite ma mi sono fermato in tempo e riesco a recuperare in tempo. Spero”.

Sei entrato in diffida…

“Lo so, lo so…”.

Sei cresciuto e migliorato in questi anni…

“Per il lavoro che facciamo in settimana mi sta facendo crescere. Inoltre giocare fuori mi ha aiutato a giocare più sereno e per la squadra. Agli inizi ero più un giocatore individuale”.

Adesso avete il balletto per festeggiare…

“Prima della partita parliamo tra di noi e decidiamo con quale balletto festeggiare un eventuale gol”.

In passato sei stato “La mosca” e “Super Mario Bros”…

“Tutto merito di Fabio Ceravolo. È un grande calciatore e una grande persona”.

Quanto è grande il dislivello rispetto alle categorie superiore nel lavoro settimanale. Qual è l’avversario che ti ha impressionato di più fino ad ora?

“Sul livello tattico il campionato più organizzato è la B. La C è più tosta perché ci sono giocatori che corrono e lottano ma non sono molto tattici. Ad oggi mi ha colpito il Francavilla. E’ venuto a giocare a viso aperto, si è messo a uomo su tutto il campo e ci ha messo in difficoltà. Abbiamo dovuto sbloccarla da calcio d’angolo. E’ stato bravissimo Salzano. Ma abbiamo faticato. Il Bari è fortissima. Il Teramo è forte. Ma con queste squadre abbiamo fatto meno fatica rispetto alle gare contro le squadre che si chiudono”.

Ti sacrifichi molto in fase di non possesso…

“Facciamo pressione alta per tutta la partita. Ci stanchiamo troppo perché andiamo troppo forte secondo me. Quando facciamo gol ci abbassiamo un po’ troppo e soffriamo qualcosa. La pressione è di tutta la squadra non solo la mia. Per noi è più facile fare questa pressione alta perché dietro i compagni ci aiutano molto con la loro posizione”.

Roberto Donadoni ti ha aiutato nella crescita come giocatore?

“E’ andata male perché mi sono fatto male in ritiro ed ho faticato a rientrare. Non sono riuscito a sfruttarlo nel modo giusto”.

Dopo aver vinto con Bari, Teramo e Catanzaro che sono seconda, terza e quarta in classifica. Avete una consapevolezza in più oppure dovete tenere i piedi a terra?

“Per noi sono tutte finali. Adesso verranno tutti a giocare la partita della vita. Dobbiamo stare con la testa bassa e pedalare. Per noi è difficilissimo questo campionato. Abbiamo fatto una buona cosa ma in realtà non abbiamo fatto niente perché di strada ce n’è ancora tanta”.

Dove vuoi arrivare visto che sei una o due categorie sotto il tuo valore?

“Il mio obiettivo sin da quest’anno è riportate la Ternana più in alto possibile. Vorrei farle fare un salto di qualità già da quest’anno e dal prossimo lavorare al sogno. Voglio arrivare il più in alto possibile con la Ternana”.

Con gli anni il tuo dribbling è diventato più efficace così come il controllo del pallone che è oggi determinante per te…

“In questo anno ho migliorato tantissimo questi aspetti. Si fa tutto più facile quando hai una squadra a disposizione che fa i movimenti giusti, che ti permette di pensare la palla prima perché sai dove andrà il compagno. Adesso faccio di meno la giocata individuale perché è più facile giocare cercando il compagno”.

Tra i gol più importanti con la maglia della Ternana quello segnato a Perugia nel derby finito 2-2…

“E’ stata una stagione fantastica. Io ero convinto che ci saremmo salvati anche quando non ci credeva nessuno. Tra l’altro siamo stati un mese in ritiro a Roma. Se non ci salvavamo Liveranni ci avrebbe picchiato. Lui ha dato tanta voglia e fiducia al gruppo quando è arrivato. Noi abbiamo fatto quello che abbiamo fatto”.

Si può fare una similitudine tra quel gruppo e quello di oggi?

“Quell’anno lì il gruppo era sempre unito, buono. Non c’era mai una parola fuori posto. Questo gruppo è un po’ simile. Adesso stiamo andando bene ed è tutto perfetto. Vai ad allenarti con un sorriso sapendo che hai una squadra che vuole sempre quello che vuoi tu”.

Che differenze ci sono giocare con Vantaggiato o Raicevic per te?

“Raicevic è più alto perché anche Daniele fa un grande lavoro. Essendo basso ci permette di andare sempre sulla seconda palla sporca perché va a lottare sul difensore. Daniele è più rapido rispetto a Raicevic. A me non cambia nulla. Mi trovo bene con entrambi”.

Sei al 60% della condizione fisica?

“Quando sono arrivato ero al 60% adesso sto bene. Il Prof ci sta facendo lavorare tanto. Riesce a tenerci sul piano fisico sempre al 100%. Si vede in campo e nello specifico nel secondo tempo quando andiamo più forte degli avversari. Facciamo quasi 9km ad ogni allenamento”.

Perché non hai segnato contro il Teramo?

“Avevo in mente di saltare il portiere ma ho stoppato male il pallone. Lewandowski è uscito veloce e mi ha chiuso lo specchio. Lucarelli? Si arrabbia tantissimo quando non segniamo. Vuole che facciamo gol perché può capitare che poi gli altri ce lo facciano. Devo essere più cattivo e fare gol”.