Com’è cambiata la Ternana con il 4-3-3 -VIDEO

Calano XGol e possesso palla, ma rimane alta l’intensità del pressing, così come i duelli e le palle recuperate

Com’è cambiata la Ternana con il 4-3-3 -VIDEO

Signore e signori benvenuti alla visione della Ternana 2.0 o meglio alla Ternana 4-3-3 quella dei primi punti in Serie B.

La squadra rossovede ha cambiato e tanto stile di gioco, approccio alla partita e atteggiamento durante tutti i 90 minuti. Lo ha spiegato bene Cristiano Lucarelli nel post gara contro la Spal. Il nuovo sistema di gioco “ci fa stare 40 metri più bassi, più compatti e più propensi a giocare di rimessa”. 

E i dati confermano oltre che quanto visto specialmente contro la Spal anche le parole dell’allenatore rossoverde.

Il primo numero che balza agli occhi è quello relativo all’indice di pericolosità ovvero agli XGol. Contro i Ferraresi è stato il secondo più basso (0,67%) dietro solo a quello fatto registrare contro il Monza (0,65%). Eppure la Ternana ha portato a casa gli stessi punti conquistati contro il Parma quando invece il dato degli XGol è stato del 2,31%. Segno che nel match del Liberati di domenica sera i rossoverdi sono stati particolarmente cinici riuscendo a capitalizzare al massimo le pochissime occasioni da rete avute. Maggior lucidità (o fortuna, per carità) sotto porta. Segno anche di una condizione psicofisica migliore: vincere aiuta a vincere, si dice.

Una Ternana più bassa, più accorta porta in dote anche numeri positivi. Contro la Spal i rossoverdi hanno recuperato 77 palloni e vinto 233 duelli. Il nuovo sistema di gioco insomma non modifica l’attitudine della Ternana, pronta a battagliare anche in una zona diversa del campo. Le nuove indicazioni tattiche queste non sono le migliori performance della squadra da inizio anno. Anzi. Contro Parma e Brescia (4-2-3-1 ndr) i rossoverdi hanno recuperato rispettivamente 99 e 98 palloni portando a casa 3 e 0 punti. In quanto a duelli beh è stato contro il Pisa che Defendi e compagni ne hanno vinti di più (260), poi Brescia (234) e subito dopo Spal (233). Dipende insomma molto anche da come gioca l’avversario e dall’andamento della gara. Il sistema di gioco va sempre mixato con l’attitudine della squadra.

Ecco: l’atteggiamento è cambiato. La percentuale del possesso, da quando Lucarelli ha deciso di cambiare, stapian piano calando. Dai 57% e %4& rispettivamente contro Brescia e Pisa siamo passati al 43% (Monza, ma con un uomo in meno), 40% (Parma) ed infine 37% (Spal) segno che adesso la Ternana gioca speculando, non per imporre il proprio gioco ma per impedire all’avversario di fare il suo. A conferma di questo il dato dell’intensità del pressing che è tornata altissima 10,25 passaggi concessi all’avversario mediamente prima della riconquista del pallone, seconda solo alla gara d’esordio contro il Brescia 10,23. Anche se questo dato deve tener conto anche dell’andamento della gara e il fatto che la Spal fosse costretta a stringere i tempi per pareggiare chiaramente influisce sulla prestazione.

Nonostante i punti in classifica però non è la Ternana che vorrebbe Lucarelli. Ma fa parte di un processo di crescita e di equilibrio. Nell’ultima conferenza stampa lo stesso allenatore afferma che l’atteggiamento non dipende dal sistema di gioco ma dalla condizione fisica di alcuni giocatori, in primis – aggiungiamo noi – gli esterni che nel suo amato modulo rappresentano l’ago della bilancia. Non a caso Lucarelli ha detto che “bisognava aiutare la squadra” e così è stato. Lui è stato il primo che l’ha fatto. Ma una volta raggiunte le nuove certezze magari assisteremo di nuovo ad un’altra trasformazione. Perché i numeri raccontano di una Ternana, diversa, alle volte anche camaleontica. Ma poi i numeri che contano sono quelli della classifica