Da bidone a leader, esto es Avenatti: “Non mi fermo!”. Tesser rivela che…
"Falletti ha fatto un gran gol al Perugia, ora è toccato a me. E mica mi fermo: entrambi vogliamo continuare a farne". Se lo dice lui, c'è da crederci. Felipe Avenatti solo qualche mese fa, alla fine della scorsa stagione, era per molti un bidone. Poche presenze, il gol come un miraggio, la pesantezza fisica si traduceva in leggerezza effettiva in campo. Insomma, tanta, troppa aria attorno a quell'acquisto che pareva costosissimo e che invece oggi ha il sapore di un capolavoro.
Cinque gol in campionato (sei per chi conta quello col Perugia, che attribuiamo a Cesar Falletti come fa anche Felipe stesso) e una Ternana sulle spalle, quella squadra che ha puntato su di lui portandolo in Italia. E ricostruendolo anche in estate, con tanto lavoro in ritiro per sgrezzare quel gigante che le qualità giuste le ha, eccome, per non essere rispedito in Uruguay come bidone.
Cinque gol tutti decisivi: in tutte le partite vinte dalla Ternana, c'è il suo autografo. Mica poco, più un gol nel pari di Latina. Mai gol inutili, sempre pesanti. Ieri l'ennesima conferma, chiedere al Catania: quando serve, Felipe c'è. Eccome. Chi lo sta plasmando è Attilio Tesser, uno che ama far crescere i propri giocatori. Un maestro come pochi che rivela il cambiamento del giocatore a livello anche mentale, ma soprattutto tattico nel modo di interpretare il proprio ruolo: "Felipe ha dei margini straordinari. Lui ama prendere palla, giocarla, ma gli stiamo chiedendo di fare più la punta e di giocare in area dove sa fare gol. Ha dei mezzi importantissimi".
Stai in quell'area, Felipe. Continua a fare gol, a goderti Terni e a essere protetto da questa gente che in te ci crede. Applausi a scena aperta, reti a raffica e capacità di ridere. Coi compagni è uno show continuo, lo chiamano animale e lui risponde senza paura. Sempre ridendo. Ah, Sudamerica. Grazie per averci consegnato questo Avenatti…