Damiano Zanon a Notte Gol: “Complimenti a Breda, ci ha dato un’identità”

Damiano Zanon a Notte Gol: “Complimenti a Breda, ci ha dato un’identità”

“Ho un contratto che mi lega alla Ternana per un altro anno. Nel calcio non si può mai dire. Magari arriva un tecnico al quale non piaccio, oppure un direttore sportivo che ha altre idee. Detto questo a Terni sto bene e sono ben felice di restare”: così Damiano Zanon questa sera a Notte Gol, la trasmissione sportiva di Tele Galileo.

Ad una giornata dalla fine è tempo di bilanci in casa rossoverde…

“Breda è stato bravo ad aver impresso una identità a questa squadra. Entrare dopo 5 giornate e un solo punto non è facile. La nostra pecca è stata la mancanza di continuità. Si è trattato di un limite mentale. Quando abbiamo avuto bisogno di fare la prestazione ci siamo sempre riusciti, quando poi ci siamo sentiti bravini siamo inciampati. Questo è un gruppo molto giovane. A livello mentale qualcosa abbiamo peccato, anche noi più esperti avremmo dovuto fare qualcosa di più. Alla fine è arrivata la salvezza. Adesso spetta alla società programmare e decidere cosa fare la prossima stagione”.

Tra i problemi della Ternana di quest’anno c’è stato l’avvio…

“Eravamo buoni giocatori ma slegati. Nei primi mesi abbiamo preso gol figli del mancato lavoro tattico fatto. Sembravamo una squadra di scappati di casa”.

La Ternana ha sofferto in avvio di campionato anche perché la squadra è stata completata alla fine…

“Per me le squadre vanno fatte in estate no all’ultimo giorno di mercato.  Bisogna dare tempo al gruppo di formarsi. Guardate il Milan, ha speso 100 milioni di euro ed è arrivato dopo il Sassuolo che ha speso circa 6 milioni, oppure il Crotone che vince il campionato di B. Se vuoi arrivare ad ottenere risultati con buoni giocatori c’è bisogno di programmazione. Inoltre è importante mantenere uno zoccolo duro. Quando ho vinto i campionati, vedi Pescara, c’era una gruppo di giocatori che stavano insieme da tempo. Questo è il mio pensiero. Non sto dando lezioni a nessuno, benché meno al presidente che è libero di gestire la Ternana come credo. Tra l’altro con Longarini in 12 anni la squadra non ha avuto mai un punto di penalizzazione”.

Due allenatori, due gestioni differenti…

“Toscano a livello umano non lo discuto, ha pure rescisso il contratto, un gesto molto lodevole . Ma per quelle sei giornate che l’ho conosciuto mi è parsa una figura molto estemporanea. Secondo me era in confusione. Aveva già intenzione di andare via e non ci ha allenato come lui sa fare. Se ne’ andato perché non parlava con la proprietà? E noi che non vediamo l’amministratore unico da gennaio cosa avremmo dovuto fare, retrocedere?”.

Poi è arrivato Breda…

“Anche lui, umanamente è una persona eccezionale. Come staff lavora molto sull’intensità. Corriamo tanto perché abbiamo lavorato molto. Gli infortuni? L’elevato carico di lavoro non è sempre sintomo di problemi muscolari, altrimenti con Zeman saremmo stati tutti male ma non è stato così. Il calcio si gioca sui campi in erba, noi ci alleniamo sul sintetico che a mio avviso non aiuta”.

La proprietà rossoverde ha cambiato anche l’intermediario tra lei e squadra…

“Abbiamo iniziato con Guglielmo Acri. Lui era il ds, ovvero colui che ha allestito la rosa. A gennaio è stato mandato via e la proprietà ha individuato in Sebastiano Siviglia la figura con la quale noi squadra dovevamo interagire”.

Ternana squadra giovane, ma come sono questi ragazzi?

“Palumbo, Battista, Tascone, Sernicola sono tutti elementi interessanti, hanno però bisogno di tempo. Devo fare i complimenti a Sernicola che ha sempre lavorato a testa bassa e quando è stato chiamato in causa ha fatto bene. Si è meritato di essere in prima squadra e se merita è giusto che giochi, anche se a rimetterci il posto fossi io”.

Con 5 assist, Damiano Zanon è uno dei terzini di maggiore qualità del campionato…

“Non sono cresciuto in un settore giovanile importante. Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi allenatori e grazie ai quali sono cresciuto molto, anche dal punto di vista tecnico. In serie B di terzini dotati tecnicamente conosco solo Gigi Vitale”.

L’ultimo a Como…

“Mi è costato i legamenti della caviglia. Sono rimasto a terra, non ho visto nemmeno il gol. Ho scoperto che avevamo vinto, una volta nello spogliatoio, quando il mister è venuto a chiedermi come stavo. Quando ho saputo che Felipe aveva segnato ho deciso di non andare in ospedale ma di festeggiare con i compagni la salvezza”.

Il record risale però alla stagione 2011/2013, quella della promozione in serie A del Pescara di Zeman. In quel campionato, Zanon ha sfornato la bellezza di 12 assist…

“Avevamo una squadra incredibile, basti pensare alla coppia d’attaccante Immobile-Insigne. Per vocazione  attaccavamo l’area di rigore con tanti giocatori, per questo avevamo bisogno di crossare tanto”.

Il campionato è finito ed è arrivato il momento di scegliere i top e i flop…

“Applausi per il Crotone, giocano un calcio bello e vincente figlio del lavoro quotidiano. Mi piace molto anche il Pescara perché è molto offensivo pur con una squadra giovane. La delusione? Il Livorno. Il giocatore che mi ha messo più in difficoltà? Di Roberto, è stata davvero dura contro di lui”.

Ci sono poi un paio di curiosità, quando dal passaggio tra il Castrovillare e il Giulianova…

 “Avevo abbandonato il calcio. Sono stato 6 mesi fermo. Mi occupavo di tutt’altro. Poi ho ricominciato dall’Eccellenza e da lì è iniziata la scalata. Tra gli allenatori che ho avuto c’è stato pure Giacomo Modica, un allenatore zemaniano di vecchio stampa. Con lui si correva e chiaramente si giocava con il 4-3-3”.

A proposito di allenatori, lunga la lista di tecnici con i quali Zanon ha avuto la possibilità di lavorare…

“Modica, Zeman, Stellone, Di Francesco. Insomma ho avuto allenatori importanti e da tutti ho cercato di rubare qualcosa”.

La seconda riguarda l’amico Frara…

“Quando ho deciso di andare via da Frosinone ho chiesto ad Alessandro di raccontarmi Terni. Ha avuto soltanto parole belle per questa città e dopo un anno posso dire che ho fatto bene a fidarmi di lui”.