Diakitè, Cassata, Moro e Pettinari le “alternative” con una marcia in più

Quattro giocatori, che sarebbero titolari in qualunque squadra di Serie B, contro il Palermo sono stati preziosissimi come alternative

Se la Ternana si è scoperta bella, divertente, forte e impenetrabile il merito è “del metodo” Lucarelli, come l’ha chiamato dall’allenatore rossoverde nel post partita col Palermo. Un metodo che punta principalmente sul rendere tutti protagonisti, anche chi per motivi diversi gioca di meno. La prestazione e la vittoria contro i siciliani ne è una dimostrazione. Perché Cassata non ha fatto rimpiangere Agazzi, tutt’altro così come Diakitè ha saputo tenere botta; eppure, bene quando Capuano ha alzato bandiera bianca. Non uno qualunque, perché il numero 19 rossoverde era l’unico giocatore di movimento della squadra ad aver giocato tutti i minuti del campionato.

Eppoi come non citare Raul Moro e Pettinari. Entrambi protagonisti nel gol del giovane talento spagnolo. Perché se il prodotto del vivaio del Barcellona si è levato la gioia di segnare la prima rete con la maglia della Ternana, per di più in un Liberati con oltre 6mila persone, il secondo è stato colui che con un grande giocata l’ha messo nelle condizioni di puntare la pota di Pigliacelli.

E’ vero che nel calcio “squadra che vince non si cambia” ma in questo momento Lucarelli può dormire sonni tranquilli perché chiunque mette dentro non stecca, anzi. Lo mette in difficoltà nelle scelte per la settimana successiva.

E forse questo è l’aspetto più positivo di questo momento. Tutti vogliono stare sul pezzo. Compreso capitan Defendi che a modo suo, ha messo lo zampino sul gol inventato di Palumbo.

Insomma oggi in casa Ternana è vietato parlare di “titolari” e “riserve” perché tutti possono essere decisivi anche giocando una manciata di minuti. Questa è la differenza sostanziale rispetto alla scorsa stagione.