Dianda: “Sono rinato. Che carica da Renosto e dai ternani! E a chi ha parlato male di me rispondo…”

Salif Dianda è l'uomo del momento in casa Ternana. Tornato in campo con la Primavera, momentaneamente; e in attesa di tornare protagonista con la prima squadra. A Tele Galileo, con Ivano Mari, si è raccontato così.

Salif, finalmente sei tornato seppur in Primavera…

"Per me è stata una giornata bellissima. Perché sono passati due anni ma è come fosse ieri. Ho fatto quel che dovevo: divertirmi. Mi sono divertito, mi sono trovato bene e non posso che essere felice".

Che sensazioni hai provato?

"All'inizio magari ero un po' teso, le gambe non andavano. Ma poi ho cercato di andare e tutto è stato ottimo".

Come sei riuscito a concentrarti solo sul campo?

"La cosa che mi ha più aiutato è stato non pensarci. Ho fatto come se non fosse successo nulla in passato; come una rinascita, come la prima volta che giochi a calcio".

Peccato giocasse la Ternana in contemporanea: i tuoi compagni volevano esserci

"Sì, i compagni ci tenevano e avevano voglia di vedermi… alcuni neanche mi hanno conosciuto calcisticamente in passato".

Quanto è stato importante il professor Renosto?

"Dio voleva che io incontrassi Edo, sono credente. Ho trovato una persona meravigliosa, mi ha dato una forza in più. Ci credeva quanto me. Posso solo ringraziare, lui come tutti quelli che mi sono stati vicini".

I tifosi ti sono sempre stati vicini, organizzandoti anche un evento in un bar in estate…

"I ternani sono fantastici, è stata una cosa bellissima. Alcuni ci credevano, altri temevano non riuscissi a tornare. Ma in tanti mi hanno aiutato a tornare a giocare. Chi invece ha detto cose negative su di me mi ha solo dato carica".

E adesso?

"C'è ancora da lavorare, non mollo e speriamo bene".