Diego Maradona: quando incantava anche al Liberati

Oggi il mondo del calcio piange Maradona. Geniale e trasgressivo, capopopolo baciato da Dio. Leggerete tanto di Maradona, scritto molto meglio di quanto riusciremmo a fare noi, in così poco tempo. Noi che abbiamo avuto modo di guardarlo, in tv.

Ma una volta abbiamo avuto modo di vederlo dal vivo. A Terni.

Sì, Maradona ha giocato a Terni. Forse non tutti lo sanno, forse non tutti lo ricordano. Ma l’anno di Cesena, l’anno dell’esodo, dello spareggio con il Chieti, del rigore sbagliato da Leone, Maradona giocò a Terni.

Al Liberati infatti venne organizzata un’amichevole per raccogliere fondi sia per sportivi disabili italiani che per un’ospedale oncologico per bambini di Buenos Aires. Era il 1989, l’Argentina era campione del mondo in carica e Bilardo (allora selezionatore) aveva anche necessità di testare i suoi in vista del mondiale dell’anno successivo.

L’amichevole cadeva a pennello. Anche perché all’amichevole avrebbe partecipato una bella e nutrita rappresentativa italiana: Tacconi, Vialli, Mancini, Berti, Serena, Zenga ecc ecc. Ma per i vari club (Samp, Inter e Juventus in testa) non diedero l’autorizzazione ai loro campioni di viaggiare e quindi si presentò solo Tacconi.

Rischiò di saltare tutto: ma il grande cuore di quella squadra salvò la giornata. E quella meravigliosa Ternana, che di lì a un mese avrebbe regalato una grande gioia ai tifosi rossoverdi, nonostante la sconfitta della domenica precedente, nonostante lottasse punto a punto con Chieti e Fidelis Andria, si mise a disposizione e giocò contro l’Argentina.

Finì 7-2. Ma fu una partita speciale: Dezotti (l’attaccante della Lazio) giocò in porta, visto che Pompidu aveva perso la coincidenza e arrivò solo per l’ultima mezz’ora. Fu l’unica partita in cui i tre fratelli Maradona giocarono insieme: Diego insieme ad Hugo e Raul che giocavano rispettivamente in Spagna e in Canada.

Maradona segnò due gol (come Eritreo, che poi ricorderemo a Terni anche per un altro gol incredibile… qualche anno più tardi) e colpì per la sua umanità. Nel web gira una sua intervista a bordocampo al collega Roberto Bordoni, allora a Tele Galileo, felice di poter rispondere e di aiutare i bambini malati.

Ecco chi era Maradona, anche visto da una piccola città di provincia come Terni. Un dio del popolo. Uno in grado di illuminare un pomeriggio non soltanto con la sua classe in campo, con la sua numero 10 che anche il Liberati ha avuto il privilegio di ammirare, ma di nobilitare anche un’amichevole di beneficenza che si poteva rilevare un fiasco.

Lui (insieme alla Ternana di Tobia) c’era. 

Grazie Diego, anche per questo. Ad10s.