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Domande a Longarini

La Ternana, Longarini e alcuni interrogativi. Che ancora non hanno risposta…

Da un po' di tempo non riusciamo a capire le mosse della società. Colpa nostra, senza dubbio. Di sicuro non possiamo avere tutti gli strumenti di cui dispone la proprietà per interpretare bene quello che sta succedendo a Terni in questo ultimo periodo.

Purtroppo non abbiamo neanche l'occasione di confrontarci con chi le decisioni le prende, con Simone Longarini. Su una cosa facciamo mea culpa: non lo abbiamo cercato. Fino a questo momento si è sempre negato a un confronto singolo. Ha sempre invitato (in maniera elegante e cortese, ma ferma) a rispettare i ruoli e i momenti. Quindi incontri per la stampa, domande della stampa, risposte per la stampa. Purtroppo l'ultimo incontro con Longarini è stato un monologo, non c'è stato spazio per nessuno. E non ci sono neanche più stati comunicati da interpretare. È stato fatto qualcosa, anzi più di qualcosa e noi non abbiamo capito. In alcuni casi, quello che abbiamo capito lo abbiamo analizzato.

Questo sinceramente a noi non piace. Longarini è liberissimo di comportarsi come meglio crede. E le nostre critiche (che vogliono sempre essere costruttive e mai per partito preso) nascono per la voglia di migliorare la Ternana a 360 gradi. E soprattutto partono da un grande presupposto: la famiglia Longarini ha la proprietà della Ternana da quasi 15 anni, molti dei quali la società è rimasta in B. Senza correre mai alcun rischio di scomparire. Quindi il ringraziamento è a prescindere la nostra base di partenza.

Se critichiamo è perché siamo consapevoli che, almeno dal nostro punto di vista, ci vorrebbe poco per riuscire ad ottenere risultati importanti. Invece la famiglia Longarini, affidandosi in questi quasi 15 anni a persone quando poco competenti, quando inadeguate, quando in distonia con la piazza hanno buttato via tanto tempo e tanti soldi. All'inizio sembrava che al patron interessasse poco dei risultati sportivi. E nella prima fase della gestione Longarini sono arrivate addirittura due retrocessioni. Poi il nuovo corso. Zadotti, Cozzella, Toscano, il ripescaggio e la promozione. La pemanenza in categoria. Le salvezze in B con Tesser. Pur con qualche stonatura ma la musica sembrava quella giusta. Poi addirittura l'intervento in prima persona di Simone. Per molti è stato un "finalmente". Finalmente uno della famiglia che mette piede e faccia a Terni. L'inizio è stato difficile, ma pieno di credito. D'altronde Simone aveva chiesto fiducia. E nonostante la fiducia si concede, ma non si chiede, fiducia era stata data. Giorni difficili quelli del suo inizio, ma lui l'aveva messo in conto. Tutto rientra nella normalità con Acri? Macché… Tempo tre mesi e siamo di nuovo da capo.

Ecco questo non abbiamo capito. Il repentino cambiamento. Obiettivamente sembra di essere tornati indietro di 5 anni, nel periodo più buio della gestione Longarini.

Visto che non riusciamo però (un po' per colpa nostra come detto un po' perché non ce n'è occasione) ad avere un confronto con Simone Longarini abbiamo ultimamente raccolto delle domande a cui vorremmo che rispondesse. Perché la Ternana è di sua proprietà, ma tutte le squadre di calcio appartengono anche alla tifoseria.

1- perché Acri è stato mandato via?

2- è stato sempre detto (da dirigenti e staff) che nel mecato sarebbero (eventualmente) serviti un attaccante centrale e un esterno difensivo. Qual è stata la logica che ha portato Santacroce e Troianiello a Terni?

3- qual è la motivazione di avere al 2 febbraio un giocatore in più rispetto a quelli che si possono inserire in lista

4- perché gli incontri per il rinnovo (soldi alla mano) non sono stati fatti prima? Verranno proposti i rinnovi di contratto anche agli altri giocatori in scadenza?

5- perché vendere Ceravolo all'ultimo giorno di mercato? Soprattutto senza avere in mano l'alternativa?

6- come è possibile per la Ternana trattare Ardemagni che ha segnato al derby 3 mesi fa con tanto di esultanza sfottò ai tifosi rossoverdi?

7- al di là della delusione per le trattative sfumate (o neanche iniziate) quale era l'obiettivo reale della Ternana? Con chi avreste voluto sostituire Ceravolo?

8- perché l'escluso dalla lista è stato Alberto Masi?

9- ci sono ancora i fratelli Montemari come consiglieri della proprietà?

Le domande come vedete sono 9. La decima, idealmente, è la vostra. Sperando che non succeda nient'altro per cui valga la pena discutere, vi invitiamo a mandare anche voi una domanda per Simone Longarini. Se e quando ci sarà occasione proveremo ad avere anche le risposte. Il nostro indirizzo ormai lo conoscete ternananews@gmail.com

Redazione TernanaNews

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