Due trasferte in vista: il terreno di caccia di Raimondo

Due trasferte in vista: il terreno di caccia di Raimondo

Antonio Raimondo sta vivendo una stagione d’oro. 9 gol, finora, nel suo primo anno fra i grandi sono un bottino incredibile di cui abbiamo ripetutamente parlato. Come ormai, anche i sassi, sanno che tutte queste reti sono state realizzate in trasferta. Il motivo di questo rendimento è assolutamente casuale, almeno secondo il nostro parere. Tanto che soltanto per questione di centimetri (o di errori importanti) non è riuscito a sbloccarsi al Liberati.

Ma ora che arrivano le due trasferte consecutive contro Cremonese e Brescia, è evidente che molte delle fiches a disposizione i tifosi della Ternana le punteranno su di lui. 

Questa sua particolare statistica lo rende l’amuleto per i prossimi impegni della Ternana, che appaiono proibitivi vista la classifica e la forza tecnica di Cremonese e Brescia, ma si sa – nel calcio – nulla può essere dato per scontato a priori.

Ma davvero il terreno di caccia di Raimondo deve essere limitato alle partite lontano dal Liberati? Abbiamo provato ad interrogarci anche su questo e – spoiler – non c’è chiaramente una soluzione. Ma dei piccoli indizi rispetto alle prestazioni sì.

Ha giocato più in casa piuttosto che fuori: 1104 minuti al Liberati, 939 in giro per l’Italia, quasi una partita e mezzo in più. Ma questo non si è tradotto in una percentuale simile per tiri, tiri in porta ed XGol. Infatti in tutti questi parametri i valori di Raimondo sono più alti fuori casa che fuori: non è semplicemente una questione casuale. Probabilmente aiutato anche dall’atteggiamento diverso delle squadre che affrontano i rossoverdi, Raimondo si trova più a suo agio con la profondità (che sicuramente viene concessa in maniera diversa). 39 tiri fuori contro i 35 in casa e la percentuale di conversione di tiro in porta è più o meno la stessa intorno al 30% (che è alta!). Quello che cambia molto è l’XGol. Fuori casa Raimondo avrebbe dovuto segnare quasi sei gol e ne ha fatti 9. Una leggera overperformance che però è quasi naturale di fronte a un talento del genere.

In casa invece ne avrebbe dovuti segnare 4,5 e invece – come sappiamo – ne ha fatti zero! Questo porta Antonio ad essere in credito (chiaramente pesa anche il rigore sbagliato) ma testimonia che nonostante una produzione di gioco assimilabile le occasioni ci sono e sono simili. Ma o trova portieri più bravi o difetta di mira. Il numero dei tiri in porta infatti è simile (11 a 13) ma il tasso di realizzazione è opposto.

Di sicuro si trova in condizioni forse più favorevoli alle sue caratteristiche. Perché anche i tocchi, in media ogni 90 minuti, sono gli stessi in casa e fuori, ma bisognerebbe andare a guardare con attenzione a che tipo di azione sono serviti.

Rimane dunque il quesito: come mai segna più in trasferta che in casa? I numeri stavolta non ci hanno aiutato. Ma visto che ci sono due trasferte… che continui in questa anomalia!