E se va male contro il Latina che succede? Di chi è la colpa?
Fate pure tutti gli scongiuri che volete, ma facciamoci questa domanda. Anche per gioco, per esercizio di stile. Se mai la Ternana dovesse arrivare alla quarta sconfitta consecutiva quale sarebbe la soluzione?
Durante la settimana terribile, quella che avrebbe dovuto rilanciare le ambizioni rossoverdi e che invece ha affossato tutti i sogni abbiamo detto in mille occasioni e circostanze quale è il nostro pensiero. A nostro avviso, vale la pena ricordarlo, ci entrano tutti nella centrifuga, nessuno escluso, proprietà in testa, viste le scelte che a nostro avviso hanno minato le certezze rossoverdi e l'hanno messa sulla strada giusta per entrare nel tunnel.
Dicevamo. Quale sarebbe la soluzione?
Il presidente Longarini non viene più a Terni. Insomma non ha rapporti con la squadra. Non parla più con nessuno, degli operativi a Terni (a parte Siviglia, speriamo). Non parla con i giocatori, il direttore sportivo non c'è, non parla con l'allenatore. Quindi non possiamo aspettarci una presa di posizione più forte. Alcune figure dirigenziali già hanno salutato (vedi Acri). Quindi anche su questo fronte non può succedere nulla. Non si può andare di nuovo in ritiro. Ovvero ci si può andare di nuovo ma è una soluzione già sperimentata. Non rimane che l'esonero di Breda. Una soluzione che a nostro avviso non sarebbe certamente la migliore, anzi. Una soluzione alla quale non vorremmo neanche pensare. Intanto perché (al di là di qualche errore, ma crediamo che chiunque possa commettere errori) ha fatto un lavoro eccellente. Ha preso una squadra in completa confusione e gli ha dato un'anima fino a una settimana fa. Quando tutti i nodi sono venuti al pettine, anzi quando sono arrivate solo sconfitte nella settimana terribilis.
Per noi Breda è un allenatore valido. Avrebbe bisogno di una spalla con cui dialogare e potersi confrontare. In qualsiasi momento. Insomma non solo chi guarda l'allenamento per poi tornare a casa. O chi invece non ne ha titoli. Ci vorrebbe condivisione su scelte e proposte, vista la situazione difficile in cui alcune scelte societarie hanno messo la squadra.
Abbiamo però uno strano sentore. Una sensazione. Quindi, attenzione, NON è una notizia. E speriamo che mai lo sarà. Però se va male con il Latina abbiamo la sensazione che a pagare sia l'allenatore. E chi lo sostituirebbe? Certo trovare un allenatore a poche giornate dalla fine sarebbe difficile. Trovarne uno bravo poi ancora di più (soprattutto ora che anche Gautieri si è sistemato a Latina). Ecco perché bisognerebbe pensarci su mille volte. Capire bene fino a che punto arrivano le responsabilità dell'allenatore e quanto invece la situazione può essere rimessa a posto tornando semplicemente sui propri passi, facendo a meno dell'orgoglio o delle proprie convinzioni. Altrimenti si rischia di fare la fine del Palermo. È vero, Zamparini (di quest'anno) è lontano anni luce dalla famiglia Longarini. Ma se a Palermo siamo al settimo allenatore a Terni sarebbe il quarto, con un direttore sportivo che non c'è più e una variazione di figure dirigenziali che dall'inizio dell'anno per un motivo o per l'altro si sono alternate (da Masoni a Dominicis, da Callea a Moreschini) con i consigli (apertamente dichiarato, almeno fino a poco fa) dei fratelli Montemari a cui ora si è aggiunto un altro tassello. La confusione c'è, inuntile negarlo. Forse basterebbe fare chiarezza, anche sulle altre scelte: Masi su tutti, visto che una spiegazione non c'è mai stata.
E, sinceramente, questo dovrebbe essere fatto a prescindere dal risultato della partita contro il Latina. Per dare comunque un segnale forte alla squadra e alla città, anziché vivere nell'isolamento e nel perenne contrasto.