E’ una Ternana con il “borsone in mano”
Quella a cui stiamo assistendo in questo periodo è una Ternana con il “borsone in mano”. Per una volta non c’entra nulla il calciomercato con le operazioni in entrata e uscita. C’entra invece l’assenza – per il momento, in attesa di una decisione definitiva – di un centro sportivo di riferimento per la società che sta costringendo, oggi, la squadra a cambiare campo di allenamento con buona continuità.
Basta riavvolgere il nastro di questo primo mese e mezzo di vita della nuova Ternana.
Per quattro settimane Ignazio Abate ha lavorato al San Lorenzo di San Gemini, poi ha svolto un paio di sedute di allenamento al Taddei fino ad arrivare a Narni Scalo e per la precisione al San Paolo. All’appello poi non può mancare il Libero Liberati usato per qualche allenamento, soprattutto quelli di rifinitura prima delle sfide contro l’Olympiacos e contro la Casertana.
La volontà della società è di lavorare su un fondo in erba naturale piuttosto che su quello in sintetico. E così Foresti e Mammarella (insieme naturalmente all’allenatore) stanno scegliendo, anche logisticamente, quale può essere la soluzione migliore per affrontare la stagione.
Questa situazione accentua ancora di più un problema cronico della Ternana Calcio: l’assenza di un centro sportivo. Negli anni si è parlato ciclicamente di “Ternanello” senza però riuscire mai a passare dai progetti alle strutture vere e proprie. In attesa di poter risolvere alla radice il problema (ma non sarà certo una soluzione a breve termine) nell’immediato la Ternana continua a girare per poi trovare una soluzione “definitiva” almeno per la stagione