Ecco cosa è cambiato rispetto alla gara del San Nicola

Quella tra Bari e Ternana domani sarà un’altra partita rispetto a quella vista a gennaio. Non è soltanto l’auspicio di tutti i tifosi rossoverdi che si augurano che le Fere al San Nicola possano quantomeno non perdere, ma si tratta di un vero e proprio dato oggettivo. 

Quel 13 gennaio la Ternana perse una delle partite più complicate della gestione Breda, un 3-1 “addolcito” dal gol nel finale di Diakitè che rese meno pesante il passivo. Una gara senza storia dove la vera differenza il Bari la fece sfruttando al massimo le amnesie della difesa rossoverde. Di quella difesa domani l’unico superstite sarà Lucchesi anche se in generale tanto è cambiato nell’undici di Breda. A partire proprio dalla retroguardia e dal portiere con l’avvicendamento tra i pali di Vitali al posto di Iannarilli, al momento una delle sorprese più liete di questo finale di stagione per la Ternana con 3 clean sheet nelle prime 6 in Serie B e tante parate decisive.

Ad imporsi come veri e propri fari della squadra sono stati poi i nuovi arrivati Dalle Mura e Amatucci che nonostante la loro giovane età (uno 22 e l’altro 20) sono diventati i punti fermi di Breda. E non dimentichiamoci poi di Faticanti (19 anni), che ha aspettato pazientemente il proprio turno prima di diventare insieme al numero 72 una sicurezza in mezzo al campo. Nulla è cambiato sulle fasce con i quinti rimasti pressoché invariati con Carboni a sinistra e Casasola a destra, anche se quest’ultimo domani potrebbe riprendere il suo posto nella difesa a 3 al San Nicola come braccetto accanto a Dalle Mura centrale.

In avanti non c’è più Luperini trequartista (idea da subito accantonata da Breda dopo Bari), tornato sulla linea dei cinque, ma la coppia Distefano e Pereiro con Raimondo, fino a quel momento decisivo con 7 gol in campionato, diventato invece la prima riserva in attacco dopo lo stop di Favilli. Una Ternana quindi che tra mercato e infortuni è cambiata per 6/11 nei suoi interpreti rispetto alla gara del San Nicola del gennaio scorso. Un’altra squadra praticamente con Breda che nel corso dei mesi ha sempre dovuto trovare un nuovo equilibrio a causa dei tanti imprevisti e sfiorando per un punto soltanto l’impresa della salvezza diretta. 

Non solo la Ternana però ha cambiato tanto. Anche il Bari rispetto a gennaio è praticamente un’altra formazione. A partire dal suo allenatore: non c’è più Marino, sostituito prima da Iachini e poi da Giampaolo, in una rotazione di guide tecniche (ben 4) che testimoniano quanto sia stata complicata la stagione dei pugliesi. Nelle ultime due partite della regular season il Bari ha alternato un 4-3-1-2 con il rombo a centrocampo e il 4-2-3-1 lasciando in entrambi i casi Gennaro Acampora libero di spaziare e inventare sulla trequarti. In avanti il duo Sibillli-Nasti è una certezza mentre Kallon, vero mattatore in quella sfida come esterno di destra nel 4-3-3 disegnato da Marino con tanto di assist per il 2-0 di Nasti, che sembra essere dietro nelle gerarchie di Giampaolo. 

Rispetto a Bari-Ternana del 13 gennaio i pugliesi nell’ultima contro il Brescia hanno cambiato 5/11, tra cui il portiere Pissardo al posto del brasiliano Brenno. Tanti cambi quindi anche per il Bari che ritroverà una Ternana capace con Breda di recuperare ben 13 punti ai pugliesi, sprofondati in classifica dalla 25esima in poi e salvati soltanto dalla classifica avulsa. 

La Ternana domani al San Nicola sarà chiamata ad un'impresa, l'ennesima di una stagione a dir poco" tribolata", sperando che, al di là dei numeri, sia veramente un'altra partita rispetto a quella di gennaio. Con in testa un solo obiettivo, mantenere la categoria. Non sono concessi più passi falsi…