Elogio del bunker: Tesser, il ministro Masi e una difesa (quasi) perfetta
Da dove si può ricostruire una squadra? Proprio da lì. Dalla difesa. Aveva bisogno di sicurezze, questa Ternana targata ancora Tesser. Che ha lavorato per settimane sulla sua retroguardia: accorgimenti, tattica, movimenti e l'arrivo a una soluzione a quattro che vede le Fere fare del pacchetto difensivo un vero punto forte. Quasi un bunker, visto che i tre gol subiti sono arrivati esclusivamente da calci piazzati, situazione da migliorare ma comunque discorso diverso dalla fase difensiva normale.
E' lì che la squadra è cresciuta: le mezz'ali partecipano alla manovra difensiva, i terzini – Fazio e Vitale i due titolari – hanno corsa e spesso sono aiutati nel raddoppio di marcature. E poi c'è Alberto Masi, ministro di una difesa in cui è irrinunciabile. Giovane eppure già leader, intoccabile. Con Ferronetti o Meccariello al suo fianco, un mix di esperienza e gioventù che non spaventa. Cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia: la Ternana in difesa funziona. Anche grazie a Brignoli, protagonista di un grande inizio di stagione. E volto di quel bunker chiamato difesa. Quasi perfetto.