Fazio a Notte Rossoverde: “Sappiamo di essere forti ma lavoriamo con umiltà”

Ospite della trasmissione Notte Rossoverde condotta da Ivano Mari su TeleTerni, Lito Fazio ha parlato della stagione della Ternana partendo dalla vittoria contro il Gubbio: "Nei primi venti minuti eravamo parecchio distanti tra di noi e abbiamo sbagliato passaggi facili. Non siamo riusciti nel gestire la palla. Loro hanno avuto una mezza occasione, ma erano un pò più pimpanti di noi e a livello fisico forse abbiamo risentito della partita di Fano. Dopo ci siamo ripresi, il mister ha aggiustato qualcosa e siamo andati meglio nella ripresa".

La Ternana ha la mentalità di squadra operaia ma con la consapevolezza della proprie potenzialità: "Siamo una squadra forte, lo sappiamo e non ci possiamo nascondere. Dobbiamo vincere il campionato ma non dobbiamo essere spavaldi scendendo in campo con una mentalità sbagliata. Dobbiamo metterci al pari dei nostri avversari, giochiamo sempre come se incontriamo sempre il Real Madrid, poi cerchiamo di sfruttare tutte le occasioni che ci capitano".

Una volta segnato il primo gol la Ternana ha giocato con maggiore tranquillità ed è venuta fuori tutta la personalità della squadra: "Siamo rientrati in campo non per gestire la partita ma per fare un altro gol. Abbiamo creato diversi occasioni ed eravamo più liberi mentalmente. Loro hanno fatto due tiri nella ripresa".

La panchina sta facendo la differenza con tanti giovani emergenti: "Callegari cresce partita dopo partita. All'inizio ha avuto dei problemi ma ci sta perchè prendeva l'eredità di Vives e non capiva nemmeno bene l'italiano. Pobega è arrivato infortunato, si è allenato da solo, poi a Trieste quell'episodio poteva condizionarlo e invece ha giocato una grande partita, uno dei migliori contro il Gubbio. C'è anche Butic che ancora non ha avuto tanto spazio ma che ha un grande avvenire. Giraudo è un professionista esemplare, Hristov è importante ed è un nazionale con una prestanza fisica importante. I nostri giovani sono i più forti".

Che ambiente hai ritrovato a Terni: "All'inizio non distrutto ma molto deluso. Mi fermavano per strada dicendomi dei fatti dello scorso anno. Non è mai bello subire una retrocessione. Poi è partito il ritiro e l'entusiasmo è cresciuto. Poi si è pensato più al ripescaggio, noi non ci abbiamo pensato e abbiamo solo pensato a fare gruppo, in B o in C il nostro obiettivo è vincere le partite".

Un tuffo nel passato: che ricordo hai di Ternana-Taranto: "Lo stadio era pieno, era bello con le nostre gigantografie in curva. Una giornata bellissima".

Ternana forte ma senza esaltarsi troppo mantenendo il giusto equilibrio: "Non corriamo questo pericolo perchè il mister ci tiene sempre a bada, non dobbiamo montarci la testa ne esaltarci. Siamo una squadra forte ma dobbiamo mantenere questo equilibrio".

Contro il Gubbio lo stadio Liberati è stato sorprendente, i tifosi hanno sempre incitato la squadra: "Si, rispetto alle altre partite. E' stato veramente bello perchè dobbiamo capire che solo noi possiamo portare gente allo stadio. Dobbiamo avere l'obiettivo di riportare i tifosi allo stadio. Solo la squadra può farlo. Se vinciamo e lottiamo la gente si appassiona di nuovo e torna al Liberati".

Qual è stata la partita più difficile: "Quella contro la Triestina, squadra importante che punta a fare qualcosa di importante. Quella è stata l'unica partita dove abbiamo sofferto di più. Le altre sono state più combattute. A Pesaro abbiamo dominato, con il Renate forse abbiamo fatto male. La Triestina ci ha messo più in difficoltà. Siamo stati anche sfortunati, ma tra tutte le partite giocate, quella è dove abbiamo sofferto di più. A Monza non abbiamo sofferto cosi tanto".

La Triestina se la giocherà fino alla fine o temi altre squadre: "La Triestina è una grande squadra, poi ci sono Feralpisalò, Pordenone, Vicenza, la Fermana che è una sorpresa e ha entusiasmo. Ma le temibili sono le solite. Il Monza esprime un buon calcio ma concede troppo. Poi vedremo cosa faranno a gennaio".