“Ho un ricordo di Terni. Persi lo spareggio con il Catanzaro per andare in A. C’erano 20mila calabresi. Alle 6 della mattina vennero i tifosi a svegliarci pensando che fosse una passeggiata che avevamo già vinto. Invece…”.
Eccolo Gianni Di Marzio, protagonista assoluto della presentazione di Catanzaro-Ternana firmata Ternana Time.
“Cristiano Lucarelli è stato un mio giocatore a Cosenza e a Perugia. Ho sempre avuto grande stima per il giocatore ed oggi ancora di più per l’allenatore. A Cosenza abbiamo vinto il campionato. Già allora si dimostrò allenatore e leader di spogliatoio. Ah ricordo che quando firmò il contratto io ero dietro il presidente e gli facevo cenni per non farlo firmare. Oggi Cristiano mi ricorda molto Ranieri. Si presenta bene, insegna calcia ed ha tanto cervello”.
Che Ternana è questa?
“Una squadra che ha due attaccanti che hanno fatto 11 e 13 gol. 11 vittorie consecutive. Miglior attacco, miglior difesa. Potrei andare avanti ancora per molto ad elencare i numeri incredibili della squadra rossoverde. Numeri figli di uno spogliatoio sano dove c’è più di un leader. Avere giocatori di esperienza come Mammarella che oltre ad essere leader ha anche un grandissimo sinistro sicuramente è un bene per gli attaccanti. La squadra è stata costruita bene. Falletti ero già convinto che fosse un uomo gol. Si sta confermando giocatore di valore”.
Secondo lei ha ragione Lucarelli a dire testa nel carro armato oppure è un eccesso di scrupolo?
“Avrei fatto come sta facendo lui. I giocatori di categoria non hanno quella costanza, quella ferocia di tenere la stessa continuità per tutta la stagione. Possono pensare di aver già vinto poi vai a Catanzaro, ti danno una bella batosta e torni con i piedi per terra. Il Catanzaro è una squadra da rispettare. Partipilo? Ha esordito giovanissimo con il Bari poi però ha girovagato fino ad arrivare in Romania. Adesso è esploso e te la butta dentro”.
È stato mai ha chiamato da Lucarelli per avere dei consigli?
“Non ha bisogno di consigli. Ha avuto una buona scuola. È stato attento, ha capito come funziona il giochino poi, ci ha messo del suo. È stato bravo a trovare un presidente serio, all’altezza e che si fida di lui. È stato bravo a farsi fare la squadra giusta. Quando le costruisci con le figurine Panini non vai da nessuna parte. Anche a Catania ha fatto molto bene. Ne parlano benissimo tutti”.
A cosa deve stare attenta la Ternana a Catanzaro?
“La Ternana ha preso coscienza quando ha battuto Bari e Avellino. L’unico avversario della Ternana può essere solo sé stessa e l’euforia del pubblico. La Ternana merita di avere una squadra in Serie B stabilmente. Quelli che sono promossi sono tutti convinti di essere confermati, ma purtroppo questo non può accadere perché quando vinci il campionato poi devi cambiare qualcosa. Però questa squadra anche in B, senza toccare niente farebbe benissimo. Io non cambierei nulla”.
Il gioco di Viciani se lo ricorda?
“E’ lui che ha inventato il gioco di adesso. Era un maestro. Macché Guardiola. Ci è arrivato 40 anni prima a fare quello che poi ha fatto Guardiola. È stato veramente un grande uomo e un professore di calcio”.
È più soddisfacente per un allenatore vincere un campionato come ha fatto lei con uno spareggio oppure dominando come sta facendo la Ternana?
“Dominando e ti fai una bella passeggiata. Vai in campo con grandissima serenità. Adesso la squadra gioca anche meglio perché è sicura di fare risultato. Dispiace solo per il pubblico che non può andare allo stadio “
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