I numeri: la differenza fra primo e secondo tempo Ecco cosa voleva dire Lucarelli

La Ternana nel primo tempo non ha prodotto grandi occasioni da gol. Ci è andata sempre vicina, quasi ad un soffio. Ma a parte Peralta pochissimi brividi: di fatto non ha mai tirato in porta. 

Nel secondo la qualità davanti si è fatta sentire e anche nei numeri c’è stato un grado di pericolosità diverso. Anche se non così marcato. Nel corso della partita la pericolosità degli avversari è stata superiore: e in questo caso hanno fatto la differenza gli attaccanti della Ternana, che hanno una qualità maggiore. Il gol di Falletti infatti è un mezzo regalo del portiere, i gol di Furlan e Peralta non li avrebbero fatti tutti.

Quello che è cambiato letteralmente è stata l’intensità del pressing. C’è un dato (il PPDA) che in estrema sintesi ti dice quanti passaggi concedi mediamente alla squadra avversaria. Bene: prima dei dei gol la Ternana nel concedeva tra i 18 e i 15. La media del primo tempo è quasi 12. Nel secondo è scesa a 5,1.

Così come la lunghezza della squadra: nel corso del primo tempo la Ternana si è allungata sempre più, per poi tornare ad accorciarsi.

E quello che immaginiamo abbia fatto arrabbiare ancora di più Lucarelli sia il numero dei duelli vinti dalla Ternana: meno della Casertana, il 47%, anche nelle zone di campo dove generalmente la fisicità e il tipo di gioco della Ternana dovrebbero primeggiare. Ma nonostante il dato a svantaggio per capire cosa Lucarelli voleva dire basta guardare come sia salito il livello dei duelli. Salito in termini di metri, sempre verso la porta avversaria. Soprattutto per quanto riguarda quelli con palla a terra. Dalle ricostruzioni grafiche fornite nell’analisi di questo dato è subito evidente, senza andare a contare tutti i duelli effettuati. Poi i duelli li puoi vincere o meno: ma dove ti batti fa la differenza. E’ lì che si sposta il campo di battaglia!

Da questo ne consegue, come differenza fra primo e secondo tempo è il recupero del pallone più alto. Non è cambiato molto il numero delle palle riconquistate. Ma dove sì. Più omogeneo nei secondi quarantacinque minuti e più verso la porta avversaria. Come a dire aggressione più alta comporta un recupero del pallone più alto.

E lo stesso discorso vale per i dribbilng: nel secondo tempo sono stati effettuati su tutto il fronte offensivo e sono stati decisamente di più.

Altro dato su cui riflettere: le azioni offensive. La Ternana ne ha fatte 50. Praticamente il doppio della Casertana (28). Ma soltanto 7 di queste (vale a dire il 14%) hanno prodotto una conclusione. I nostri avversari con la metà delle potenziali occasioni hanno tirato in porta tre volte di più.

Sicuramente da rivedere la produzione di cross. Ieri pomeriggio né Laverone (2 su 7) né Mammarella (2 su 5) hanno messo dentro palloni interessanti. Sicuramente meglio Furlan (che ha avuto un impatto con la partita molto buono, al pari di Partipilo) che ne ha messi dentro 2 su 2. 

Su Mammarella nota a parte: che non fosse la sua giornata si capisce dalla precisione dei suoi passaggi: solo il 65% ha avuto un esito positivo. Peggio di lui solo Vantaggiato (50%) e Partipilo (60%) che però hanno toccato molti meno palloni