Il mercato è subito un fattore
Gli investimenti delle grandi hanno fatto la differenza
Strefezza si è caricato il Como sulle spalle ed ha espugnato il Liberati. Johnsen è stato decisivo nella Cremonese che ha vinto a Lecco e Ranocchia ha aperto la goleada del Palermo sul Bari. Cinque milioni è costato il cartellino del brasiliano ex Lecce, 2,5 quello dell’attaccante ex Venezia e quattro più bonus quello del centrocampista di scuola Juventus. Le grandi hanno bussato alla porta del campionato facendo valere i diritti acquisiti con campagne di rafforzamento sontuose.
Questo ha detto la prima giornata di campionato successiva alla chiusura delle operazioni del mercato invernale. Soldi, tanti, investiti da società che hanno caratteristiche diverse ma che, insieme al Parma, stanno monopolizzando la lotta per la serie A. Due sono americane (Parma e Venezia), una indonesiana (Como), una qatariota (Palermo) e una Italiana, di quell’Arvedi proprietario anche delle acciaierie ternane. La sensazione che si fa strada è che stavolta la forza economica può fare davvero la differenza, che per nessuno ci sarà posto alla tavola dei grandi. Il Parma primo in classifica non s’è mosso a gennaio convinto di avere già tanto in casa.
Agli altri, a quelli che hanno dovuto arrangiarsi delle briciole, a chi ha pure lavorato di fantasia, a chi sta portando avanti un processo di rigenerazione finanziaria del club, non resterà che fare da spettatori a questa lotta tra colossi. Cercando di ottenere il massimo possibile che, a volte, potrebbe anche essere limitare i danni. Ma senza mai mollare, lottando fino all’ultima energia per dare ancora più smalto ad un campionato che sta salendo di livello. Senza dimenticare la mission della serie cadetta: lanciare i giovani per modellare i profili giusti in ottica nazionale.