Impressioni di Settembre: grazie ad Acri buon mercato. Se solo non avessimo aspettato così tanto…
Probabilmente nessuno, all'inizio di questa travagliata sessione estiva di mercato, si sarebbe aspettato una Ternana così attiva e presente, a tratti anche sorprendente. Quando, circa due mesi fa, era stata riconfermata la fiducia a Vittorio Cozzella, per poi assistere ad un mese intero di assoluto immobilismo, la situazione sembrava se non compromessa, almeno di difficilissima gestione. Invece, nel giro di un mese o giù di li, una volta risolta la questione ds, il mercato ha preso un verso, un buon verso oltretutto, potendo sfoggiare 14 nuovi acquisti tra giovani promesse (ci perdonerà Gondo se abbiamo utilizzato anche per i suoi coetanei un'espressione che lo ha contraddistinto in un noto programma TV) e giocatori di buona esperienza anche in piazze importanti.
La Ternana ha rinforzato la difesa, sia ritrovando pedine importanti purtroppo perse nelle passate stagioni per lunghissimi infortuni (Masi e Dianda), sia andando a rinfoltire l'organico con l'arrivo di nuovi innesti, anche in questo caso mix di volti giovani e "veterani", mantenendo però anche l'ossatura del passato campionato.Un buon reparto arretrato, che non appena troverà la giusta intesa e complicità anche con i nuovi arrivi, potrà rendere il lavoro meno facile a molti avversari. Abbiamo addirittura quattro portieri, quando per anni ne contavamo soltanto due. Non è arrivato il marcatore mancino che un po' tutti si aspettavano di vedere a disposizione di Toscano, che avrebbe potuto garantire una ipotetica difesa a 3 ancora più stabile, ma evidentemente abbiamo delle alternative valide, Valjent su tutti.
Un lavoro ancora più intenso e radicale è stato sicuramente fatto per il centrocampo. Reparto letteralmente da ricostruire, causa cessioni, ha preso forma pian piano, e adesso non resta che trovare la giusta alchimia. Gli approdi in rossoverde di Furlan, Zampa, Busellato, Coppola, Grossi e in ultimo di Signorelli, insieme alla importantissima crescita di Palumbo, non più una sorpresa ma un talento in ascesa, garantiscono certamente una buona possibilità di ricambio, in un campionato lungo e difficile come la Serie B, ed inoltre creano un sano clima di competitività per potersi guadagnare una maglia da titolare. Il livello del reparto è alto e i giocatori hanno un buon tasso tecnico dalla loro parte, il che lascia davvero ben sperare.
Discorso simile, soprattutto per quel che riguarda la competizione e la voglia di mettersi in mostra, si può fare per gli attaccanti delle Fere. Con l'arrivo di Belloni e Gondo, l'ascesa di Battista e il ritorno di Dugandzic, il posto da titolare non è del tutto certo per nessuno: tutti dovranno dimostrare di avere qualcosa più degli altri per scendere in campo dal primo minuto. Si è puntato tanto sui giovani davanti, avendo anche le spalle abbastanza coperte da Avenatti e Ceravolo, che di esperienza ormai cominciano ad averne, soprattutto il secondo,e che in piena forma possono comunque garantire un buon numero di reti. Ecco, forse la questione Avenatti andava meglio gestita, forse sarebbe servita maggiore chiarezza per quanto riguarda le intenzioni della società, non solo nei confronti dei tifosi, ma anche perchè, adesso, dopo voci di cessioni e di permanenza, il giovane attaccante uruguaiano va ritrovato, soprattutto sul piano mentale che sappiamo quanto conti per un giocatore come lui.
In sintesi, quindi, un buon mercato, nel quale il ds pro tempore Acri ha dimostrato di essere in grado di lavorare in tempi ristretti e senza dover per forza spendere cifre esagerate. Un buon mercato che, a nostro avviso, dovrebbe garantirgli la riconferma come direttore sportivo rossoverde, per quello che ci ha dimostrato fino ad ora. Solo il campo, ovviamente, potrà confermare o smentire le nostre impressioni, ma è innegabile che almeno sulla carta abbiamo a disposizione una buona squadra.
Tutto ciò, nonostante aleggi ancora lo spettro ingombrante di quel mese perso in attesa che la proprietà decidesse cosa fare di Cozzella.