Imputato Ternana, il processo alle Fere – Accusato n1: Attilio Tesser
Una crisi ha sempre parecchi padri. A dare il giusto peso a ognuno dei “colpevoli” pensateci voi. Noi vi presentiamo la situazione. Ma forse – fra le righe, visto che ognuno di noi ha una sua idea e non può non trasparire – si legge lo stesso la nostra idea.
PUNTATA 1 – Accusato Tesser – La sua gestione “educata” dello spogliatoio e delle contrapposizioni della società non è detto che paghi sempre. Ha accettato (almeno pubblicamente) le scelte del mercato e le nuove politiche economiche della società. E’ rimasto fedelissimo al “suo” 4-3-1-2, anche sperimentando giocatori in zone di campo dove non avevano mai giocato. La giuria popolare finora non gli ha attribuito neanche una colpa. Forse perché ha visto che la squadra (tranne contro il Livorno e il Brescia) non è mai stata allo sbando. Anzi: spesso ha anche condotto la partita.
Lo dicono i numeri, lo dicono le occasioni create e i tiri subiti. Che sono diversi da quelli della classifica. La stima nei suoi confronti, da parte del gruppo, finora è immutata.
Ora sarà costretto (anche dagli infortuni) a cambiare la faccia, almeno nei numeri, della Ternana. Ma non c’è la certezza che cambiando sistema di gioco cambieranno i risultati, anzi. C’è da dire che con la rosa a disposizione, nonostante la “ristrettezza” può utilizzare quello che più preferisce. Come peraltro ha già fatto in alcuni spezzoni di partita finora.
Ora però la pressione che sale, potrebbe diventare un problema in più da gestire, con un derby vicinissimo e caldissimo. Ora il nervosismo potrebbe diventare un elemento in più da dover per forza considerare e da eliminare.
La tenuta sulla panchina si vedrà anche da queste situazioni: essere un punto di riferimento nelle difficoltà (senza perdere la rotta) è fondamentale.