La cooperativa del gol può abbattere il fortino del Brescia
10 punti il Brescia che, retrocesso, in B è stato richiamato dopo l’esclusione della Reggina. 6 punti la Ternana che invece la retrocessione l’ha schivata di un niente e proprio a Brescia perse una partita sanguinosa.
Storie diverse di squadre altrettanto diverse. Lo dicono storie e numeri attuali. Il Brescia segna col contagocce ma quei cinque gol segnati gli sono valsi dieci punti: massimo profitto ottenuto con il minimo sforzo si potrebbe dire. Ma alle difficoltà mostrate in fase realizzativa da una squadra costruita nella proroga di mercato concessa dalla Lega per via della riammissione tardiva, fa da contraltare l’impenetrabilità della difesa che ha incassato due gol soltanto. Numeri importanti anche se riferiti alle sole sei partite giocate dai lombardi che debbono recuperarne tre nelle prossime settimane.
La Ternana di contro ha segnato abbastanza: nove gol con sette giocatori, quattro dei quali difensori. Un bel mix anche se all’appello mancano ancora i centrocampisti. Nove gol (tre alla Reggiana) però hanno portato soltanto sei punti. Discorso opposto quindi a quello fatto per il Brescia. Motivo? I 12 gol incassati, una enormità rispetto ai due della squadra di Gastaldello.
La Ternana che vuole battere il Brescia deve crescere ancora o, quantomeno, tornare sui livelli mostrati contro la Reggiana, la partita giocata bene dall’inizio alla fine. Anzi, quella interpretata nel modo migliore, con un’aggressività, una cattiveria agonistica che ha mandato in tilt la squadra di Nesta sin dalle prime battute.
Aggressività ma anche grande attenzione, applicazione massima per sopperire a una certa carenza di qualità soprattutto in mezzo al campo. Però la Ternana che sa sfruttare le palle inattive, che può contare sulla vena realizzativa dei due ragazzini, Raimondo e Distefano che magari oggi riavrà anche l’ariete Favilli ha le qualità per guadagnarsi i tre punti anche contro il Brescia.
Ma, numeri a parte, dovrà riuscire a giocare da squadra come ha fatto, a tratti, anche in altre partite dov’è stata mortificata anche da qualche decisione arbitrale. La squadra operaia che piace tanto a Lucarelli deve sputare sangue per guadagnarsi il paradiso.