La favola di Diakité da “esubero” a protagonista
Il finale di stagione della Ternana ha un nuovo protagonista: Modibo Diakitè. Rimasto a guardare nella finale di Coppa Italia C persa contro la JuventusU23 è diventato titolare inamovibile nelle prime due partite dei playoff.
Da “esubero” a protagonista indiscusso. Una storia per certi versi bella ma per altri molto contraddittoria la sua. Non a caso quest’anno ha giocato con il contagocce.
Diakité ad inizio stagione non rientrava nel progetto Ternana, come più volte sottolineato da Fabio Gallo. Ecco spiegate le sole 12 presenze così suddivise: 6 in campionato, 4 in Coppa Italia C e 2 nei playoff.
Partito da esubero, l’ex difensore della Lazio ha saputo lavorare in silenzio, bene e sfruttare le chance che la stagione gli ha concesso. Una stagione tribolata per il pacchetto arretrato rossoverde con i centrali difensivi cambiati spesso da Fabio Gallo sia a causa degli infortuni che ne hanno limitato le disponibilità sia per le prestazioni spesso insufficienti.
Fatto sta che Diakité si è guadagnato la prima convocazione nella sfida casalinga contro l’Avellino (23 ottobre 2019) prima di fare l’esordio in stagione due settimane dopo, sempre al Liberati, nella partita vinta contro il Picerno 2-1. Appena 16’, quanto basta per dire “ci sono anch’io”. Ma se le prime due uscite in campionato lo hanno visto protagonista soltanto negli spezzoni finali, nelle restanti 4 è stato titolare. 90’ secchi contro Potenza e Rende, 80’ contro il Bari e di nuovo 90’ contro il Bisceglie.
In tutto Diakité ha giocato in campionato 388’ mentre in stagione grazie alla partita contro il Catania è salito a 644’.
Minutaggio scarso che però potrebbe salire se la Ternana continuerà a crescere e ad andare avanti nei playoff.
Ora con la coppia Diakité-Bergamelli la squadra sembra aver trovato un buon equilibrio in difesa. Contro il Catania i due hanno lavorato bene insieme, confermando quanto di buono fatto vedere contro l’Avellino. Sebbene contro gli etnei siano stati più sollecitati hanno portato a casa un’ottima prestazione sia individuale che di reparto.