La Ternana e l’equazione che non torna
Non torna, l'equazione della Ternana, quest'anno, proprio non vuole saperne di tornare, e tutti i tentativi sino ad ora fatti da Carbone sembrano essere nati sotto una cattiva stella, tanto più che i rossoverdi sono penultimi in classifica, con l'ansia di dover fare per forza più di qualche punto da qui a fine girone d'andata, per non restarsene in solitaria nei bassifondi.
Eppure, questa famosa equazione, la Ternana sembrava ormai ad un passo dall'averla trovata, l'impressione era quella che, dopo la rocambolesca vittoria contro il Novara, la situazione non potesse che migliorare; invece così non è andata, e le Fere sono scivolate, male e indietro. Ad inizio stagione sembrava che il problema, come il disco ripropone da qualche anno a questa parte, fosse il reparto offensivo: pochi gol, poche azioni, la fatica nel verticalizzare e nel finalizzare, uniti ad un Avenatti che già si stava accusando di non girare e alla giovane età dei compagni di reparto, avevano dato l'impressione che l'attacco sarebbe stato piuttosto sterile. Per qualche partita, effettivamente, le cose sono andate così ma, complice una difesa registrata e attenta, la Ternana ha tirato avanti fino a che Carbone non ha trovato la soluzione migliore per muovere l'attacco e far arrivare i gol, e i gol sono arrivati. La Ternana realizza, ma subisce anche tante reti, e adesso la questione sembra essere tutta una questione di difesa, di filtro a centrocampo, di mancanza di concentrazione; cosa è successo la reparto arretrato che ha tenuto a galla i rossoverdi ad inizio stagione? Squalifiche, infortuni, convocazioni in nazionale, tutte scusanti parziali che però non possono giustificare questo invertirsi dei ruoli; la Ternana è passata da pochi gol realizzati ma anche subiti, a un maggior numero di reti fatte ma anche subite.
Questa benedetta equazione, proprio, sembra non voler tornare, ma il tempo passa e tutti la aspettano come un treno in ritardo.