Si dice sempre: primo non prenderle. È una regola probabilmente vecchia come il calcio. In pochi cercano deliberatamente di non rispettarla. Zeman, per esempio.
Gli altri alle volte si nascondo: chi si vanta di fare il catenaccio, chi parla di uomini in fase difensiva, chi invece lancia la parola magica: equilibrio.
Ma la Ternana ha ricominciato a ruminare punti quando la difesa non ha subito gol, o quasi. Nelle ultime tre partite i rossovedi hanno preso un gol soltanto su azione: quello di Parigini, frutto di una disattenzione collettiva della retroguardia (Falcinelli in mezzo a Bastrini e Meccariello, Fazio che non ha fatto in tempo a stringere). Per il resto il gol sul rigore (inesistente) di Falcinelli. E basta.
E basta significa senza eccessivi straordinari (nonostante l'ottima prestazione di Bari) di Brignoli, e senza troppe azioni pericolose concesse all'avversario. Queste tre partite coincidono dal cambio tattico di Tesser: la difesa a tre.
La Ternana concede molto meno, è più attenta. Può esaltare per esempio le doti da marcatore di Popescu o quelle di Valjent (che da difensore ci piace ancora di più che da trequartista), può fare affidamento su Meccariello e Bastrini che in questo momento sono i più esperti là dietro. E nonostante le assenze pesanti di Masi e Ferronetti sta reggendo alla grande. Senza dimenticare che sia Fazio che Vitale danno una grossa mano in copertura, come sempre (con Fazio che potrebbe anche fare il marcatore, lasciando spazio a Janse sulla corsia di destra, se dovesse servire).
Ecco forse questo è il punto in cui si può ancora lavorare. Perché finora, in molti frangenti, è sembrata più una difesa a 5 che una difesa a 3. I due terzini tendono ad abbassarsi molto e di conseguenza si abbassa anche il baricentro della squadra. È invece importantissimo cercare di dare equilibrio (la parola magica!) alle due fasi altrimenti si rischia di rimanere schiacciati. E su questo siamo sicuri che Tesser già sta lavorando.
Ma quando si dice che la casa è solida dalle fondamenta si intende proprio questo. Sparite le disattenzioni personali (Masi contro il Trapani, Sala contro il Carpi, Brignoli contro l'Entella, solo per citare quelle più evidenti) la Ternana ha ritrovato la sua sicurezza. E una sicurezza tira l'altra.
In più (particolare da non sottovalutare) ora la squadra conosce bene due sistemi di gioco. E come è successo a Perugia sa cambiare bene anche in corsa. Un arma in più, con una difesa che è tornata di ferro. Anzi d'acciaio.
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