L’analisi di Tesser: “Non tutto è da buttare. Piredda non ha dato ciò che volevo. Su Avenatti e la squadra…”
Dai microfoni di Radio Galileo, l'allenatore della Ternana Attilio Tesser analizza così il ko di oggi contro il Latina in casa: "Abbiamo perso, e quando si perde tutto non va bene. La prestazione non è stata positiva, ma non è stata nemmeno così negativa come sento. Ognuno la interpreta come vuole. Il primo tempo non è stato bello ma equilibrato, nel secondo tempo siamo partiti decisamente bene con tre palle gol importanti tra Avenatti e Ceravolo. Di Gennaro ha fatto una bella parata, poi l'espulsione ha condizionato un po' tutto. Abbiamo cambiato anche tatticamente perché in mezzo al campo non eravamo positivi, e con Falletti abbiamo trovato un equilibrio verso la loro metà campo. Gli ultimi venti minuti ho scelto di mettere dentro Piredda, un centrocampista offensivo che non ha reso quanto mi aspettavo e abbiamo sofferto di più".
A centrocampo è andato in difficoltà anche Eramo
"Se non l'ho fatto è perché, forse sbagliando, non lo ritenevo il male maggiore. Ho forzato un cambio poco prima della fine del primo tempo che ha dato buoni frutti, ho voluto osare con Piredda. Poi volevo mettere il terzo attaccante se fossimo stati ancora sullo 0-2. Questa è la lettura".
Avenatti ancora una volta si è spento dopo il gol sbagliato…
"Secondo me era spento anche prima, perché non è entrato bene in campo. Una partita si può giocare bene o male, ma l'atteggiamento deve essere grintoso e voglioso sempre. A Bologna ad esempio ci si aspettava una Ternana in tono minore. Il calcio è così".
Cosa rimprovera alla squadra?
"Ho tante cose da analizzare ma ne parleremo negli spogliatoi. C'è troppo negativismo però, non stiamo facendo schifo. Stiamo facendo degli alti e bassi, in casa abbiamo anche vinto non è come inizio stagione. E' normale che non siamo soddisfatti, ma abbiamo queste caratteristiche di alti e bassi non dovuti a motivi particolari. Ogni partita prende una piega, e in base a quella piega va la gara. E' la stessa squadra di sette giorni fa, ho dato fiducia ai ragazzi perché avevano fatto bene a Bologna. Non abbiamo fatto bene, ma gettare quanto fatto fino ad ora non è nemmeno giusto".