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Le 5 cose che abbiamo imparato da Avellino-Ternana 0-0, playoff

1. La Ternana avanti di “musetto”

Abbiamo imparato che la Ternana è approdata al secondo turno dei playoff di “musetto” per utilizzare un termine tanto amato da Massimiliano Allegri. Alla squadra di Fabio Gallo è bastato lo 0-0 per andarsi a giocare domenica il terzo turno contro il Catania. Pochi tiri in porta per i rossoverdi che hanno però rischiato anche molto poco. Il massimo risultato con il minimo sforzo? No perché la Ternana ha sprecato tante energie per strappare il pareggio al Liberati.

2. Gallo boccia Russo e Celli

Abbiamo imparato che Fabio Gallo ha bocciato la coppia centrale di Coppa Italia. Russo e Celli, titolari a Cesena si sono accomodati in panchina per lasciare spazio alla coppia Diakité-Bergamelli. I due hanno lavorato bene contro un avversario lontano anni luce dalla JuventusU23. Ma i due centrali della prima uscita dei playoff hanno dimostrato di saper lavorare bene insieme. Bergamelli più portato a guidare la retroguardia e ad impostare, Diakité a fare quello per cui è diventato un idolo a Terni: il difensore centrale essenziale. La Ternana avrà trovato la coppia di centrali titolare?

3. Attaccanti profondo rosso

Abbiamo imparato che gli attaccanti della Ternana stanno attraversando un periodo di pericolosa regressione. Tra finale di Coppa Italia e prima gara dei playoff gli avanti rossoverdi non hanno mai segnato. L’unico gol segnato fino ad ora è quello di Carlo Mammarella su punizione per il momentaneo 1-0 contro la JuveU23. Attaccanti anemici e in difficoltà come confermato dal fatto che, contro l’Avellino il rossoverde più pericoloso è stato Defendi, per l’occasione schierato da Gallo nella sua posizione originaria ovvero quella di esterno destro d’attacco. Ma se Defendi sulla corsia di destra ha fatto bene Partipilo dall’altra parte no. D’altronde l’ex Francavilla ha fatto vedere le migliori cose quando è partito da destra per poi tagliare verso il centro e calciare di sinistro.

4. Bandecchi silenzioso e assente

Abbiamo imparato che il presidente Stefano Bandecchi non è contento della sua Ternana. E’ in silenzio da prima della finale di Coppa Italia. A Cesena non c’era così come non c’era ieri sera al Liberati per la gara contro l’Avellino. Un silenzio che fa tanto rumore e che, inevitabilmente, tiene tutti sul chi va là. Bandecchi insoddisfatto? Probabile. Lui ha caricato la squadra, ne ha parlato bene ma i risultati sono arrivati con il lumicino. E questo potrebbe essere un problema, per Gallo e non solo.

5. Prima gara post Covid19, Ternana promossa

Abbiamo imparato che la Ternana sa gestire le difficoltà con grande serenità. Quella contro l’Avellino è stata la prima partita organizzata dal club rossoverde dopo il Covid19. La Ternana ha superato a pieni voti l’esame. Tutto è filato via liscio, nessun intoppo nella macchina organizzativa. Un bel segnale anche in ottica futuro.

Alessandro Laureti

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Alessandro Laureti

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