Le 5 cose che abbiamo imparato da Palermo-Ternana 0-0
Le Fere tornano a fare punti dopo due sconfitte di fila, nuovo allenatore vecchia sfortuna, Diakité ci ha preso gusto, è tornato il clean sheet, al tridente manca solo il gol
La Ternana torna a fare punti dopo due sconfitte consecutive
Abbiamo imparato che la Ternana è tornata fare punti. Anzi un punto. Dopo le due sconfitte consecutive contro Perugia (al “Renato Curi”) e Cittadella (al “Libero Liberati”) è arrivato il pareggio per 0-0 in casa del Palermo nell’anticipo della 27esima giornata del campionato Serie BKT. Calendario alla mano la Ternana non vince più una partita dal 28 gennaio quando davanti al proprio pubblico ha battuto 2-1 il Modena. Da quel giorno sono trascorse 5 partite nelle quali le Fere hanno ottenuto 3 punti.
“Nuovo” allenatore, vecchia sfortuna
Abbiamo imparato che questa Ternana non è fortunata. C’è poco da girarci intorno. Vedere Marino Defendi accasciarsi a terra dopo appena 60 secondi dal suo ingresso in campo e chiedere il cambio è stato l’ennesimo segnale di un’annata all’insegna della sfortuna. Anche al “Renzo Barbera” c’è stato l’ennesimo infortunio muscolare di una stagione tribolata che continua a mietere vittime e a minare la stabilità e tranquillità di una squadra alle prese quotidianamente con l’emergenza.
Diakité ci ha preso gusto
Abbiamo imparato che Salim Diakité ci ha preso gusto. Se non a segnare, almeno a rendersi pericoloso. Dopo aver realizzato il suo primo gol tra i professionisti sabato scorso al “Liberati” contro il Cittadella, martedì sera è andato vicinissimo alla rete in due occasioni. Entrambe da calcio d’angolo. Segno che l’introduzione del tattico delle palle inattive sta portando dei frutti. Contro il Palermo, da corner è stato pericolosissimo anche Valerio Mantovani che ha inaugurato la striscia delle tre palle gol da calcio d’angolo.
Dopo tre partite è tornato il clean sheet
Dopo tre partite di campionato la Ternana è tornata a chiudere un match con la porta inviolata. Ovvero con un bel clean sheet. Merito dello “0” nello score dei gol subiti è stato sicuramente anche di Antony Iannarilli che dopo quasi 60 minuti di inattività è dovuto salire in cattedra prima per dire di “no” a Tutino e poi nel finale due volte su Vido determinato a regalare una gioia ai suoi tifosi. Missione fallita per lui.
Al tridente dei piccolini manca “solo” il gol
Abbiamo imparato che al tridente dei piccolini rossoverdi manca “solo” il gol. Antonio Palumbo, Anthony Partipilo e Cesar Falletti proseguono nel processo di adattamento ai nuovi ruoli e soprattutto ai nuovi compiti. Con gli attaccanti di razza fermi ai box in queste ultime settimane l’onere e l’onore di provare a segnare spetta soltanto a loro. E mai come contro il Palermo i tre hanno lavorato così bene pur non riuscendo ad esultare, confermando però che di lavoro ce n’è ancora tanto da fare.