Le 5 cose che abbiamo imparato da Perugia-Ternana 0-0
Torna l’appuntamento con la rubrica di approfondimento sulla partita di campionato firmata TernanaNews.it
Torna il consueto appuntamento con "Le 5 cose che abbiamo imparato" questa volta dedicato ovviamente alla partita tra il Perugia e la Ternana terminata 0-0.
Ternana più forte di questo Perugia, il pareggio è un’occasione persa?
Abbiamo imparato che il pareggio per quanto arrivato dopo un’ottima prestazione, se lo leggiamo in chiave Ternana è stata un’occasione persa. Nella storia recente dei derby al “Renato Curi” mai la squadra rossoverde era stata così dominante in campo. Eppure questo non è servito a Capuano e compagni per portarsi a casa i tre punti e regalare una gioia, vera, pura, al popolo rossoverde. Le assenze, i tre miracoli di Gemello e qualche giocata che poteva essere più precisa il rammarico della Ternana
Senza Cicerelli, Cianci e Romeo la Ternana diventa una squadra normale
Abbiamo imparato che senza Cicerelli, Cianci e Romeo la Ternana diventa una squadra normale. Ed è normale che sia così: i rossoverdi hanno dovuto rinunciare per motivi diversi a 17 dei 28 gol realizzati fino ad ora in campionato. Cicerelli non al meglio ha giocato appena 10’ nel finale stringendo i denti. Cianci, squalificato, ha guardato la partita in tv. Tre assenze che si sono sentite in campo e che sottolineano due aspetti. Il primo che chi ha giocato – visto che la partita è stata sempre in mano ai rossoverdi – ha comunque fatto una buona gara. Il secondo è che in alcuni ruoli c’è ancora disparità fra titolari e riserve. E che il mercato può correggere queste sporcature: per avere una rosa completa.
Abate ha sorpreso Zauli
Abbiamo imparato che Ignazio Abate è riuscito a sorprendere Lamberto Zauli. Ci è riuscito cambiando il vestito alla sua Ternana. Il tecnico del Perugia ha ammesso in conferenza stampa che si aspettava le Fere con il classico 4-2-3-1 e un Mattheus largo a sinistra al posto di Cicerelli. Invece Abate ha optato per il 3-5-2, senza il basco in campo ma con Martella largo a sinistra. La Ternana dimostra di poter vestire due abiti nella stessa partita, risultando sempre credibile e con la stessa impostazione. Il lavoro di Abate è certamente di qualità
Perugia-Ternana, il derby dei “senza”
Abbiamo imparato che questo Perugia-Ternana è stato il derby dei “senza”. Sono mancate giocate spettacolari in campo e se vogliamo anche quel pizzico di sano agonismo che una straregionale può regalare. E’ mancata la coreografia delle curve che si sono limitate a scriversi striscioni in codice. Sono mancati i due sindaci di Perugia e Terni assenti allo stadio. Ed è mancato, per buona parte del secondo tempo il presidente D’Alessandro, andato via a partita in corso (magari per ragioni di ordine pubblico). Se proprio vogliamo essere puntigliosi sono anche mancati altri due punti alla Ternana che questa volta aveva per davvero l’opportunità per provare a vincere al “Curi”.
Donati si è preso la maglia di Casasola
Abbiamo imparato che Francesco Donati si è preso la maglia da titolare che è stata per buona parte dell’inizio del campionato di Tiago Casasola. Per l’ex Empoli quella del “Curi” è stata la seconda partita di fila giocata da titolare. Eppure l’argentino era l’unico ex di turno in casa Ternana. Un ex molto criticato dai tifosi perugini come testimoniato dai cori al suo ingresso in campo nei minuti finali. Donati ha ripagato la fiducia, di queste due ultime partite da titolare, con il gol del sorpasso contro la Spal e con le due superoccasioni del secondo tempo. Se fosse stato più fortunato stavamo parlando di un nuovo eroe rossoverde. Ma la prestazione, a prescindere dai gol, è stata comunque ottima