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Le 5 cose che abbiamo imparato da Sampdoria-Ternana 4-1

TERNANA COME LE BIG: PASQUETTA INDIGESTA

La Ternana è come le big del campionato. La Pasquetta gli è andata di traverso. Cerchiamo di vedere la debacle finale di Genova da questo punto di vista nella speranza che i 4 gol incassati da De Luca e company siano più facilmente digeribili. Parma, Palermo, Venezia e Cremonese. Ecco le big della Serie B che hanno ricominciato con un capitombolo. Anche fragoroso. Forse più del 4-1 subito dalle Fere al “Ferraris”.

TERNANA: 30’ MAI VISTI

Abbiamo imparato che gli ultimi 30’ della Ternana non li avevamo mai visti. E sinceramente avremmo voluto pure farne a meno. Perché fino al pareggio firmato Pereiro i rossoverdi sono stati in campo al netto delle difficoltà messe in cantiere. I problemi sono venuti dopo. In particolare una volta incassato il 2-1 seguito subito dopo dal 3-1 che ha dato il via al crollo delle Fere. La squadra è andata a picco. Mai era capitato sotto la gestione Breda.

PEREIRO ATTACCANTE TOTALE

Abbiamo imparato che Gaston Pereiro è un attaccante totale. Con quello del “Ferraris” sono 4 i gol messi a segno dall’uruguaiano che nella sua esperienza alla Ternana ha trovato la via della porta di destro, di sinistro e anche di testa come accaduto contro la Sampdoria. Attaccante “totale” dunque che con 7 partite ancora a disposizione può pure pensare di raggiungere Raimondo in cima alla classifica dei marcatori rossoverdi.

RAIMONDO BLACKOUT

Abbiamo imparato che Antonio Raimondo vive un momento di blackout. L’ultimo gol risale al 27 febbraio nel turno infrasettimanale contro il Palermo. Poi 4 partite senza segnare compresa quella del “Liberati” contro il Parma con il rigore calciato alle stesso. A Genova ha avuto due occasioni. Più nitida la prima (uscita perfetta di Stankovic), più complicata la seconda (conclusione al volo a lato). Ma rispetto ad un mese fa sono diminuite anche le occasioni create e avute nel corso dei 90’. Insomma, salvate il soldato Raimondo.

DUE DI TRE, IL TURNOVER OBBLIGATO IN DIFESA NON HA PAGATO

Abbiamo imparato che la Ternana non può pensare di salvare la pelle se è costretta a cambiare due dei tre difensori titolari. Se la squadra è nei bassifondi della classifica da sempre probabilmente il suo livello è questo. Però come capitato anche a squadre ben più blasonate quando si è costretti a cambiare tanto il più delle volte ci sono problemi. Anche solo di comunicazione tra giocatori che raramente hanno condiviso il campo.  

Ternananews Redazione

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