Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Avellino 0-1
1 L’attacco della Ternana non è da vertice della classifica
Abbiamo imparato che l’attacco della Ternana non è da primi posti in classifica. Posto che la coppia titolare oggi come oggi è quella formata da Ferrante e Partipilo (4 gol in due, tanti quanti ne ha segnati da solo Charpentier dell’Avellino, ndr) è impensabile che i due possano disputare tutte le partite del campionato. Partendo da questo presupposto va letta la scelta di Fabio Gallo di concedere minuti agli altri. Marilungo-Vantaggiato e poi Torromino si sono confermati non all’altezza delle aspettative. In tre hanno segnato fino ad ora 3 gol. Troppi pochi per una squadra che per stessa ammissione del suo allenatore “per vincere le partite dobbiamo fare un gol più degli altri”.
2 La difesa non migliora
Abbiamo imparato che la difesa della Ternana ha dei limiti. Ci sta la giornata dove il pacchetto arretrato esce dal campo senza aver commesso errori macroscopici ma è un caso visti i numeri. Contro l’Avellino è bastata una disattenzione, di Celli, per subire il gol al primo ed unico tiro in porta degli irpini. Una volta è colpa della concentrazione, un’altra di una errata chiusura. Fatto sta che pensare di vincere il campionato senza avere la migliore difesa è abbastanza utopico.
3 Il centrocampo tiene e fa girare la squadra
Abbiamo imparato che se c’è un reparto della Ternana al quale non si possono fare grossi appunti è il centrocampo. La linea mediana oggi come oggi è l’unica che da ampie garanzie pur dovendo fare i conti con le assenze di due pedine importanti come Defendi e Proietti. Contro l’Avellino la Ternana ha costruito tantissimo, ha saputo trovare gli spazi per arrivare sul fondo e quando si è resa pericolosa l’ha fatto anche e soprattutto con gli inserimenti delle mezze ali, Paghera in particolar modo. Al reparto gli si può imputare la scarsa personalità nel non voler tentare la conclusione dalla distanza che a volte può risolvere i momenti complicati di una partita.
4 Celli dà, Celli toglie
Abbiamo imparato che Celli dà e Celli toglie. A Bisceglie ha regalato il gol vittoria, appena tre giorni dopo ha concesso a Charpentier lo spazio per battere Tozzo. Se prima con una sua giocata ha portato i 3 punti in casa rossoverde, poi li ha serviti su un vassoio d’argento agli avversari. Ma a conti fatti se non ci fosse stato lui queste due partite si sarebbero concluse entrambe sullo 0-0 vista la grande difficoltà della Ternana di andare in gol in queste gare. E se fosse andata così oggi la squadra di Gallo si ritroverebbe con un punto in meno in classifica.
5 Gallo è incazzato e cosciente che ora la situazione si fa difficile
Abbiamo imparato che Fabio Gallo è incazzato per la sconfitta casalinga contro l’Avellino. E fa bene ad esserlo perché alla luce dei risultati della giornata ora la Ternana si ritrova a dover inseguire Potenza e Reggina. Due squadre che a differenza dei rossoverdi non subiscono gol come dimostrano le loro incredibili differenze reti: Reggina 15 e Potenza 12. La Ternana è a 3. Questo ha fatto sì che la squadra di Toscano sia balzata in testa alla classifica tentando un accenno di fuga visto che si trova a +1 dal Potenza che a sua volta è a +2 dalla Ternana terza da sola staccata però di una sola lunghezza dal Bari. Il calendario può aiutare i rossoverdi. Domenica ci sono diversi scontri diretti che potrebbero ribaltare la classifica. A cominciare da Avellino-Reggina e Monopoli-Potenza. Occhi anche su Catania-Bari e chiaramente Vibonese-Ternana.