Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Bari

Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Bari

3-0 al Bari e la più bella frazione degli ultimi anni: wow. Tre, bellissimi, gol in sedici minuti e un gioco così spumeggiante da dare la sensazione di poter arrivare in qualsiasi momento al quarto: wow. E tutto questo la settimana prima del derby! L'ho già detto wow?

1 – Wow.

Mai momento fu migliore per invertire la tendenza di un campionato ad "U". Perchè le Fere di ieri sono bellissime, inspiegabilmente diverse dalla Ternana di La Spezia. Tanti i fattori concorrenti: il lavoro di Breda che, tatticamente (ottima la scelta di insistere sul 4-2-3-1) inizia a dare i suoi frutti – così come quello di Matarangolo (i rossoverdi non sono mai stati così bene fisicamente in questo campionato) – e la grande determinazione e voglia di riscatto dei ragazzi sono tra i più importanti. L'ennesima dimostrazione che nel calcio ci vuole tempo e serenità intorno a chi lavora, sempre: soprattutto se il campionato dura 42 giornate. E così può succedere anche che la Ternana ultima in classifica ti regali, contro il lanciatissimo Bari, la migliore partita dal suo ritorno in Serie B. Finalmente, al Liberati. Con un'enorme iniezione di fiducia (soprattutto agli attaccanti, soprattutto ad Avenatti) a tutti, a sette giorni dalla partita dell'anno.

2 – La Ternana l'ha vinta sulle fasce e con il gioco in verticale.

E finalmente la scelta di insistere sul 4-2-3-1, quindi con il tridente in trequarti, inizia a pagare. Certo, gli interpreti (anche in mediana, con la fondamentale fisicità di Coppola e Busellato) contano, e non poco: benissimo Belloni e Falletti, bene anche Grossi (nello spezzone di partita da lui disputato) mentre Furlan, ieri, giocava ad un altro sport. Come l'ha portata a casa la formazione di Breda? Con una manovra rapida e ariosa, capace di allargare il gioco in maniera impeccabile; con tanta spinta sulle fasce e con la ricerca della profondità, sia con passaggi filtranti, sia con le sovrapposizioni. Da questo punto di vista, l'azione del 2-0 è semplicemente da manuale del calcio: Falletti si accentra in contropiede, allarga deliziosamente per Belloni, poi arriva alle spalle Zanon che viene servito, crossa e pesca Avenatti. E il Liberati esulta.

3 – Finalmente, la difesa tiene!

Netto miglioramento di tutta la linea difensiva nella partita di ieri, per quello che è un reparto tendenzialmente in crescita – dopo una brutta partenza. Vitale (ancora una volta) tra i migliori in campo, Zanon fa bene entrambe le fasi, Gonzalez è puntualissimo e in netta crescita è apparso anche Alberto Masi (qualche sbavatura e un giallo evitabile sono solo granelli di sabbia, facilmente trascurabili). E finalmente emerge il dato che conta, riportato con estrema puntualità da Breda nel postpartita: la Ternana ha subito solo un gol in tre partite, solo una rete dall'arrivo dell'allenatore trevigiano. Statistica estremamente interessante, considerato che al Liberati – settimana prossima – arriva quello che è, per distacco, il peggior attacco della categoria.

4 – FF7 da brivido.

Furlan è in crescita vertiginosa e, ci fosse una prima pagina per questo (seppur sfortunato) avvio di campionato delle Fere, sarebbe sicuramente la sua: perchè è il miglior rossoverde (almeno) dell'ultimo mese, ovvero da quando è stato riportato alla sua naturale dimensione di esterno, e perchè la sua storia è bellissima. Di vero sport: di sudore, dedizione e persistenza. Arrivare in Serie B a 25 anni, in un mondo dove ormai spesso a 20 sei finito, è per Furlan non un traguardo, ma solo un punto di partenza: lo si è visto chiaramente ieri, qualora qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi. Sabelli avrà gli incubi per mesi: Furlan ha fatto quello che ha voluto in fase offensiva, fra dribbling, scorrazzate, cross, inserimenti e assist. Gli è mancato solo il gol: ci è andato vicino (più volte, in altre occasioni) e a volte ha mancato l'appuntamento per eccesso di generosità, ma siamo sicuri che, continuando così, la marcatura arriverà presto. Se poi, come successo contro i galletti, abbini ad una fase offensiva da 9 in pagella un'ottima prestazione in copertura (sempre il primo a ripiegare, sempre precisissimo), è chiaro perchè tu sia il miglior giocatore della partita. Altra prova, la prestazione di Furlan, che la squadra inizia a stare bene fisicamente.

5 – Vitale c'è.

Secondo chi scrive, c'è sempre stato in questo avvio di campionato. Perchè, a fronte di qualche commento troppo ingeneroso, Vitale non ha mai fatto mancare il suo apporto in fase difensiva, quella che un terzino è chiamato a fare. Ieri si è vista la netta crescita, sua così come del resto della squadra: stavolta neanche una sbavatura, neanche un centimetro in più concesso ai dirimpettai. Quando giudichiamo questo ragazzo dobbiamo sempre ricordarci la sua storia recente: il crociato saltato a Castellammare e la necessaria e fisiologica trasformazione da esterno a propensione offensiva e difensore di fascia. Vitale, ovviamente, non è più il giocatore andato in doppia cifra nel 2012/13: sarebbe segno di disonestà intellettuale aspettarsi che ritorni quel tipo di calciatore. Ma la sua nuova veste adesso gli calza a pennello: ora speriamo di continuare a vederlo sempre così a suo agio, perchè questo capitano ci piace.